Etna Valley, previsioni scoraggianti |Puliafito: "Nessun cambio di passo" - Live Sicilia

Etna Valley, previsioni scoraggianti |Puliafito: “Nessun cambio di passo”

Ci sarebbe una grossa incognita sulle ricadute occupazionali che la paventata diminuzione dei volumi produttivi della 3Sun potrebbe avere sullo stabilimento etneo.

CATANIA – Il sindacalista Uilm, Giuseppe Puliafito fa il punto sullo stato dell’arte di 3Sun, uno dei più grandi impianti di produzione di pannelli fotovoltaici d’Europa. Ci sarebbe una grossa incognita sulle ricadute occupazionali che la paventata diminuzione dei volumi produttivi della 3Sun potrebbe avere sullo stabilimento etneo. Non sembrano bastare insomma le rassicurazioni che recentemente l’amministratore delegato dell’azienda ha dispensato a sindacati di categoria e dipendenti. Lo dice senza mezzi termini il sindacalista Uilm, Giuseppe Puliafito sottolineando “la mancanza di trasparenza su road map tecnologico-produttiva e obiettivi dell’azienda”.

Se per i vertici i dati “poco incoraggianti sulle perdite economiche” del gruppo previste nel secondo semestre 2016 non dovrebbero incidere sui livelli occupazionali, per Puliafito la situazione rimane incerta e da monitorare. “Questi problemi economici, dovuti al gap sempre maggiore tra il valore di mercato dei pannelli 3Sun e i costi di produzione per realizzarli, uniti ai ritardi tecnologici che non hanno permesso di fornire al mercato un prodotto competitivo (lo dimostra anche il fatto che Enel Green Power non ha potuto utilizzare i prodotti 3Sun per partecipare a gare per la realizzazione di campi fotovoltaici), confermano le preoccupazioni sul futuro dello stabilimento, che la Uilm ha già espresso”. Una situazione questa che si lega a doppio filo con l’aspetto degli investimenti.

“Quando Enel Green Power divenne proprietaria al 100% di 3SUN e di ESSE (Enel Green Power & Sharp Energy Srl), la Direzione Aziendale presentò alle parti il progetto industriale che sarebbe servito per rilanciare lo stabilimento catanese”. L’obiettivo era puntare sulle nuove tecnologie, di organizzare al meglio il personale e di investire sull’innovazione anche attraverso “un Contratto di Programma, da presentare e definire al Ministero dello Sviluppo Economico”.

Tutto ciò avveniva con la benedizione del premier Matteo Renzi allo stabilimento, ma “il cambio di passo” si attende ancora. “Si indicò un percorso attraverso incontri cadenzati in cui illustrare le tappe raggiunte ed eventuali problematiche, ma da allora il nulla. Soltanto risposte ufficiose poco convincenti e, come detto, una selva di incertezze e preoccupazione”, chiosa il sindacalista che chiede un incontro urgente ai vertici per delineare i contorni della vicenda. “E’ stato approvato dagli azionisti il bilancio di Enel Green Power. Venturini (amministratore delegato di EGP) commentando i dati (1,8 miliardi di fatturato) indica, come piano strategico nel triennio 2016/2019 del Gruppo, che il 50% dei nuovi investimenti sarà indirizzato verso il mondo delle rinnovabili.

Quali di questi investimenti interesseranno 3SUN?”, si chiede il sindacalista. Puliafito che ricorda come i lavoratori etnei del colosso del fotovoltaico non siano ancora stati riconosciuti formalmente come dipendenti Enel. “Confidiamo di incontrare quanto prima l’azienda per affrontare tutte queste questioni e individuare il percorso ottimale che valorizzi pienamente questo patrimonio industriale di fondamentale importanza per il territorio e dia garanzie sul futuro dei lavoratori, oltre ad un miglioramento delle condizioni economiche e lavorative”.

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