CATANIA – Un progetto di ampio respiro che mira a fare conoscere a turisti e non le bellezze della provincia etnea. Non quelle note e inserite nelle guide turistiche, ma quelle meno conosciute, spesso nascoste o poco valorizzate. Fino a oggi. Etna walking rural, il progetto di Federalberghi Sicilia, finanziato dalla Comunità europea, punta infatti a riscoprirle, valorizzarle, promuoverle, anche attraverso la tecnologia. Dieci i Comuni coinvolti – Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Camporotondo, Mascalucia, San Giovanni la Punta, San Pietro Clarenza, Tremestieri Etneo e Valverde – e quattro gli itinerari proposti: La Natura in città, Il percorso dei Mulini, A strapiombo sul mare. A spiegare nel dettaglio il progetto è Nico Torrisi, presidente di Uras Federalberghi Sicilia.
Presidente Torrisi, da dove nasce l’idea di realizzare itinerari rurali lontani da quelli tradizionali?
“Accanto alla regione conosciuta e apprezzata ogni anno da milioni di italiani e stranieri, come dimostrano i dati ufficiali delle presenze, l’obiettivo del progetto a cui abbiamo lavorato a lungo è raccontare un’altra Isola e migliorare la reputazione della destinazione.
Cosa vi aspettate dalle istituzioni locali che possono solo avvantaggiarsi di un progetto di simile respiro?
Come associazione di categoria abbiamo dato risalto ai nostri meravigliosi paesaggi e alle tradizioni dei luoghi. Ci aspettiamo adesso che le Istituzioni facciano la loro parte migliorando le infrastrutture, l’immagine e la sicurezza dei nostri comuni.
Quali i vantaggi di una simile operazione?
Beh, in primo luogo, l’operazione ricade positivamente sull’immagine del comprensorio coinvolto, che viene valorizzato attraverso questa tipologia di marketing territoriale che permette di assaporare luoghi diversi dall’ordinario. Il termine scelto non è casuale, dato l’apporto delle aziende di ristorazione che, insieme a quelle alberghiere e a quelle artigianali, hanno scommesso su questa iniziativa. In secondo luogo, la realizzazione di questi itinerari rurali permette di valorizzare un altro tipo di turismo su cui la Sicilia dovrebbe puntare molto, cioè quello legato alla tradizione e alla storia, parte integrante dell’offerta di un’Isola baciata dalla fortuna.
Quale il valore aggiunto del progetto?
Parte rilevante del progetto è l’ideazione di una carta sconti, la Promo Card, a cui si può accedere da qualsiasi parte del mondo scaricando una semplice applicazione per smartphone, con tanti vantaggi per gli utenti e per le imprese in termini di ritorno di visibilità per le aziende. Questa, insieme al sito internet realizzato appositamente, permetterà di raggiungere ogni utente che potrà interfacciare facilmente le aziende convenzionate che proporranno sconti reali”.