Eurospin a Cibali, attesa per ottobre: Comune parte civile - Live Sicilia

Eurospin a Cibali, attesa per ottobre: Comune parte civile

Il giudice deciderà il prossimo autunno se mandare a processo sette persone, tra cui il direttore dell'Urbanistica Biagio Bisignani.

CATANIA – Udienza rinviata all’inizio di ottobre. Quando parleranno l’accusa e le difese, e il giudice Luigi Barone deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura di Catania per gli ingegneri Biagio Bisignani e Salvatore Bonaccorsi. Rispettivamente direttore dell’Urbanistica del Comune di Catania e responsabile del procedimento che ha concesso alla ditta Recosta srl la possibilità di costruire l’Eurospin di via Sabato Martelli Castaldi, nel quartiere di Cibali. Per il momento, quindi, ogni decisione è posticipata. E non è ancora certo che la vicenda del supermercato finirà in un processo.

Come anticipato da LiveSicilia, l’udienza preliminare era stata fissata nelle scorse settimane, dopo più di un anno dalla chiusura delle indagini. E si è svolta nella mattinata del 16 maggio 2023. Secondo quanto risulta a questa testata, nel corso dell’udienza il Comune di Catania – già identificato come parte offesa – si è costituito parte civile. Alcuni degli imputati hanno, inoltre, chiesto il rito abbreviato. Sono sette, in tutto, le persone indagate dal sostituto procuratore Angelo Brugaletta e accusate, a vario titolo, di falso e abuso d’ufficio.

Oltre a Bisignani e Bonaccorsi, che hanno seguito la pratica autorizzatoria per conto degli uffici di via Biondi, sono coinvolti anche il rappresentante legale della Recosta srl Claudio Consoli; il suo delegato, l’ingegnere Mario Stanganelli; e due tecnici che hanno seguito il cantiere per conto dell’impresa. Risulta indagato, ma per il solo presunto abuso edilizio dovuto alla costruzione del supermercato senza autorizzazioni ritenute valide dai magistrati, anche Matteo Mion, patron di Eurospin Sicilia spa.

La storia del supermercato

Il progetto era stato presentato dalla Recosta srl nel 2017, ma è nell’autunno del 2019 – con il provvedimento conclusivo della conferenza dei servizi e l’autorizzazione a costruire – che la notizia finisce sulle pagine dei giornali. A dicembre 2019 LiveSicilia rende nota l’apertura del fascicolo da parte degli uffici di piazza Verga, poco tempo dopo l’inizio dei lavori nell’area verde nei pressi del viale Mario Rapisardi. Una zona particolare, poiché adiacente al cosiddetto Centro direzionale Cibali, cioè la porzione di terreno di 18 ettari su cui il vecchio piano regolatore generale, quello del 1969, prevedeva una imponente colata di cemento.

L’Eurospin costruito e aperto a Cibali guarda tutta quell’area da vicinissimo e proprio per questo motivo, sin dai giorni in cui era solo un cantiere, quei lavori hanno attirato l’attenzione di molti. Tra i quali gli esponenti del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale, che hanno presentato una denuncia a novembre 2019. Un mese dopo, i militari avevano fatto il loro ingresso negli uffici di via Biondi – sede dell’Urbanistica – e avevano portato via le carte del progetto e delle sedute di conferenza dei servizi durante le quali era stato discusso. Subito dopo, il cantiere era stato bloccato dal Comune prima per due mesi. E poi per 18.

La variante urbanistica che non s’è fatta

Per i magistrati di piazza Verga, autorizzare la costruzione era sin dall’inizio un errore. Perché il supermercato, secondo lo stesso materiale depositato dalla Recosta srl, “ricade in zona L del vigente Piano regolatore generale della città di Catania e risulta contrassegnato con la lettera S, edificio scolastico“.

Il nodo della questione ruota tutto attorno a queste lettere. La S, che esiste nelle tavole ma non è citata nelle norme di attuazione al Piano regolatore generale. E la zona L, per la quale esistono invece 13 possibilità edificatorie, incluse anche “mercati generali, mattatoi, centrali del latte, cimiteri, attrezzature sanitarie e impianti per istruzione media, professionale e superiore”.

In altri termini: su quel lotto di terreno si poteva costruire un supermercato oppure no? Se la risposta fosse “no”, andrebbe da sé che per autorizzarlo sarebbe stato necessario realizzare una variante urbanistica al Piano regolatore generale. Seguendo l’iter necessario. Che avrebbe dovuto coinvolgere anche gli organi politici della città. Ma l’autorizzazione edilizia è stata concessa senza variante, “in violazione delle prescrizioni del Prg del Comune di Catania e delle relative norme tecniche di attuazione”, si legge nella richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati.

Il Comune sarà parte civile

Bisignani e Bonaccorsi avrebbero “intenzionalmente procurato alla società proponente e beneficiaria Recosta srl un ingiusto vantaggio patrimoniale, consentendo la realizzazione di un intervento di natura commerciale (supermercato) in zona destinata a edilizia scolastica”.

Lo scorso 8 maggio, con una determinazione firmata dal commissario straordinario Piero Mattei, Palazzo degli elefanti ha deciso di costituirsi parte civile. La proposta è stata avanzata dalla direzione Affari legali del municipio già alla fine di aprile 2023. A perorare gli interessi del municipio sarà Leonardo Arcidiacono, dell’avvocatura del Comune di Catania.


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