Doccia fredda per i dipendenti dell’ex Grande Migliore. Il Gruppo Gieco ha comunicato l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per i 35 dipendenti.
“La comunicazione giunge come una doccia fredda – dichiara Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Sicilia -. All’orizzonte si intravede l’ennesimo calvario per tutti i lavoratori che, reduci del fallimento Migliore, cercavano il riscatto con il nuovo imprenditore. Ma anche questa volta registriamo, con grande rammarico, che si preferisce deporre le armi avviando procedure di licenziamenti collettivi”.
Tra il 2014 e il 2017 la Gieco ha affittato il negozio di Trapani. Nel 2015 ha avviato i negozi con il marchio Sempre Casa a Partanna Mondello e Partinico nella speranza di rilanciare l’azienda. Si tratta dei negozi interessati dalla procedura di licenziamento. Nei mesi scorsi la chiusura dei negozi nella zona di via Notarbartolo.
“A detta della società – continua Mimma Calabrò – neanche il ricorso alla Cigs (la cassa integrazioni guadagni straordinaria) è stato sufficiente per superare le criticità. Ma ciò che più rammarica in questa situazione è che i lavoratori hanno fatto di tutto per evitare il peggio. Anche di sopportare cronici ritardi nei pagamenti degli stipendi, portando avanti le loro famiglie con degli acconti riferiti comunque a mensilità non correnti. Purtroppo la storia si ripete. Al momento necessita attendere la convocazione dell’esame congiunto per entrare nel merito della questione. La Fisascat, però, anche questa volta è pronta a intraprendere ogni iniziativa ritenuta idonea a tutela dei lavoratori, dei loro diritti, del loro reddito”.
“Abbiamo chiesto l’esame congiunto e al tavolo sindacale esprimeremo la nostra posizione di contrarietà alla procedura – dice Mariana Flauto della Uiltucs – Nel frattempo siamo ancora in attesa di conoscere l’esito del bando per la vendita del Grande Migliore ed anche in quest’ultimo caso la delusione dei lavoratori è tanta, come il senso di impotenza anche per la totale assenza di un interesse concreto da parte dell’amministrazione comunale ove si sono svolti numerosi incontri infruttuosi”. “