Ex Pip, per Caronia l'intervento del governo non basta

Ex Pip, per Caronia l’intervento del governo non basta

Di parere opposto il deputato Figuccia che apprezza lo sforzo fatto

PALERMO – “Ho lavorato perché si inserisse il tema degli ex Pip dentro la Finanziaria e questo, grazie al mio instancabile lavoro, è avvenuto. Certamente non trovo esaustiva, né tantomeno equilibrata la somma stanziata dal governo regionale: i 9 milioni di euro previsti non sono sufficienti neppure a garantire l’aumento dell’orario di lavoro fino a 24 ore settimanali, figuriamoci a dare una risposta strutturale e definitiva a una platea di lavoratori che da anni attende certezze. Basta soluzioni tampone, servono risposte risolutive”. Lo dichiara Marianna Caronia, deputato di Noi Moderati, intervenendo sul tema degli ex Pip, dopo la riunione tra governo e sindacati di stamattina.

“Inoltre, si verrà a creare una disparità tra quei lavoratori che, lavorando dentro un’azienda sanitaria, piuttosto che in una società partecipata, possono ambire con più facilità al tempo pieno, rispetto invece alla stragrande maggioranza dei Pip che si trovano dentro la Regione che non avranno la possibilità di raggiungere lo stesso risultato in tempi celeri – sottolinea – Questa mi sembra una sperequazione tra poveri non più accettabile”, conclude il deputato.

Figuccia: “Intervento importante quello del governo”

“Il passaggio del Governo sugli ex-Pip transitati in Sas rappresenta un intervento importante e atteso e, per questo, ringrazio il governo. Tuttavia, il traguardo da raggiungere resta quello delle 36 ore settimanali e di un lavoro a tempo pieno e indeterminato”. Lo dichiara Vincenzo Figuccia, deputato della Lega all’Ars, intervenendo sul tema degli ex-Pip.

“Apprezzo lo sforzo compiuto dal governo – prosegue Figuccia – che ha introdotto nella Finanziaria un aumento delle ore lavorative. È un segnale concreto, così come è rilevante la norma che consente agli enti di incrementare ulteriormente le ore attraverso risorse dei propri bilanci”.

“Proprio per questo – aggiunge – ho presentato un emendamento aggiuntivo alla Finanziaria per chiedere che si possa arrivare, nel più breve tempo possibile, alle 36 ore. Confidiamo di poter dare seguito alla soluzione individuata dal Governo, perché non possiamo fermarci a metà percorso. Comprendo pienamente lo stato d’animo dei lavoratori, che da troppo tempo attendono una soluzione definitiva – conclude Figuccia – e continuerò a lavorare affinché si possa raggiungere quanto prima l’obiettivo di un impiego dignitoso, stabile e a tempo pieno”.


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