Vedova Failla: "No funerali di Stato" | Quelle ultime parole: "Aiutami" - Live Sicilia

Vedova Failla: “No funerali di Stato” | Quelle ultime parole: “Aiutami”

La donna ha fatto ascoltare le parole del marito nell'ultima drammatica telefonata. Il ministro degli Esteri del governo di Tripoli, Ali Abuzaakouk, in un'intervista al Messaggero: "Gli italiani uccisi con un colpo alla nuca". Nella foto Salvatore Failla, uno dei due tecnici uccisi

ROMA– “Non voglio funerali di Stato per mio marito”. Lo ha detto Rosalba Failla, vedova di Salvatore, durante una conferenza in cui ha espresso tutta la sua rabbia per l’andamento del caso e, da ultimo, per l’esecuzione dell’autopsia avvenuta oggi in Libia. “Le ultime notizie su mio marito le ho avute oggi pomeriggio quando mi hanno detto dell’autopsia. Poi ho attaccato il telefono. Non so se ora lo Stato sarà capace di prendere il cadavere di mio marito e metterlo su un aereo”, ha aggiunto.

La donna ha fatto ascoltare le parole del marito, che si riferiscono ad una registrazione fatta ascoltare a lei dai rapitori nell’ultima telefonata ricevuta, risalente allo scorso 13 ottobre: “Ciao sono Salvo, i miei compagni li hanno portati via, io sono rimasto da solo e ho bisogno di cure mediche, ho bisogno di aiuto. Parla con giornali e tv, vedi di muovere tutto quello che puoi muovere”. E ancora: “Sono rimasto da solo, prima stavo bene ma ora ho bisogno di medicine. Muovi tutto quello che puoi, i media, i tg: ho bisogno di aiuto, la Bonatti non fa più niente”.

La giornata di oggi si era aperta con le parole del ministro degli Esteri del governo di Tripoli, Ali Abuzaakouk, in un’intervista al Messaggero: “I due italiani deceduti, e vedrete che l’autopsia confermerà la nostra versione, sono stati uccisi con un colpo alla nuca. Quindi è stata un’esecuzione a sangue freddo compiuta da criminali tunisini che non hanno nulla a che fare con l’Islam. Queste sono le informazioni che abbiamo, ora cercheremo di capire perché lo hanno fatto. Nel frattempo facciamo le nostre condoglianze più sentite alle famiglie e speriamo che non si verifichi mai più una cosa del genere”. Parlando della lotta all’Isis, “combattere lo Stato islamico è la nostra priorità. Accetteremo la cooperazione degli altri Paesi in termini di aiuti logistici, armamenti, munizioni. Questo vuol dire lavorare insieme per eliminare l’Isis dalla Libia, in modo che non possa colpire i nostri Paesi confinanti o l’Europa”, dice il ministro. Tuttavia “se qualcuno proverà a colpire il nostro Paese senza permesso, il suo gesto verrà considerato un atto di aggressione e una violazione della nostra sovranità nazionale”. Sulla presenza in Libia di forze europee di intelligence, “la nostra politica è quella di non avere stranieri armati in Libia. L’ unico caso sono forze presenti con il generale Haftar in Cirenaica. Non rifiutiamo un lavoro comune di intelligence per combattere l’Isis, ma la nostra politica sull’argomento è chiara: ufficialmente non abbiamo nessuna forza militare straniera e lo sottolineo, militare”, dichiara Abuzaakouk.

“E’ distrutta, devastata da questa situazione”. Così l’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, legale delle vedova di Salvatore Failla, uno dei due tecnici della Bonatti uccisi in Libia, descrive lo stato d’animo della sua assistita. “Da due giorni non mangia e non dorme – aggiunge – è pronta per recarsi a Ciampino per accogliere il rientro della salma del suo Salvatore, ma le notizie che arrivano dalla Libia la devastano sempre di più”.

Il direttore dell’Ufficio inchieste presso la Procura generale di Tripoli, Sidikj Al-Sour, ha confermato all’ANSA che le salme dei due italiani uccisi in Libia “sicuramente saranno rimpatriate oggi”. L’arrivo in Italia dei corpi di Salvatore Failla e Fausto Piano per questo pomeriggio era stato preannunciato ieri da un portavoce del governo di Tripoli. Una fonte ufficiale della Procura generale di Tripoli ha riferito che, alla presenza di un “medico legale italiano”, è in corso un’ “autopsia” sui corpi di Salvatore Failla e Fausto Piano.”L’autopsia terminerà presto”, ha detto all’ANSA il direttore dell’Ufficio inchieste presso la Procura generale, Sidikj Al-Sour. “Non possiamo prevedere esattamente quando i medici legali termineranno il loro lavoro, ma certo sarà nelle prossime due o tre ore”, ha aggiunto parlando al telefono verso le 12:15 ora italiana. “L’operazione avviene in presenza di un medico legale italiano”, ha riferito il funzionario.

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