TRAPANI – Un campionato ormai concluso, con un’ultima uscita senza più obiettivi. La passerella finale davanti al pubblico del “Provinciale” per salutare una salvezza raggiunta con un turno d’anticipo e ripartire sin da subito con la testa alla prossima stagione. Il Trapani si è guadagnato il diritto a partecipare per il terzo anno consecutivo al torneo di Serie B e lo ha fatto tra mille difficoltà, un cambio di allenatore, e un’incredibile serie di risultati negativi lontano dalle mura amiche. È proprio questo il rimpianto di Filippo Falco, trequartista della squadra di Serse Cosmi, che non considera i granata inferiori alle squadre coinvolte nella lotta ai piani alti: “C’è rammarico perché con due vittorie in più in trasferta potevamo giocarcela per i playoff. Abbiamo comunque raggiunto l’obiettivo, va bene così”. Prendendo in considerazione solo i punti casalinghi, persino i playoff potrebbero risultare stretti: “In casa abbiamo fatto 41 punti, roba da promozione diretta. C’è mancata la personalità in trasferta”.
È prodigo di paragoni eccellenti il fantasista di scuola Lecce, il cui futuro in maglia granata è ancora tutto da decidere: “Sono in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Qui sono stato benissimo, è stato un anno importante per tutti, ma spero di avere la possibilità di andare in Serie A”. Qualora la chiamata dalla massima serie non dovesse arrivare, nessun dubbio sulla sua preferenza: “Se dovessi restare in Serie B, Trapani sarà la mia priorità”, anche perché, come già detto, la prospettiva di emulare le due sorprese di questa stagione non è poi così remota: “Il Trapani può fare lo stesso percorso di Carpi e Frosinone. Se ci fossero state altre trasferte, avremmo fatto più punti. Guardate le partite con Perugia e Avellino. Forse è mancata la personalità, ma qui in casa sapevamo di poter contare sul Provinciale e di poter fare bottino pieno”.
Falco, intanto, in maglia granata ha trovato quella continuità che in Serie B gli era mancata. Dopo le delusioni con Reggina e Juve Stabia, il funambolo pugliese ha avuto la possibilità di mettersi in mostra col Trapani: “Lo scorso anno non ho proprio avuto l’opportunità di mettermi in mostra. Sia a Reggio Calabria che a Castellammare, non ho mai capito il perché, ho giocato solo degli spezzoni”. Un’occasione da cogliere al volo, quella del trasferimento al Trapani, anche grazie ad una stima mai venuta a mancare da parte del direttore sportivo Faggiano: “Ci tengo a ringraziare il direttore Faggiano per avermi portato a Trapani. Già lo scorso anno, nella partita con la Juve Stabia, mi aveva detto che avrebbe voluto portarmi qui”. La speranza è quella di poter sfruttare al meglio la vetrina trapanese: “Sogno sin da piccolo di giocare in Serie A, farò di tutto per arrivarci. Fra due o tre anni spero di arrivare in una grande squadra”.
Prima di pensare al futuro, però, c’è un’ultima partita da disputare. Al “Provinciale” arriva una Pro Vercelli bisognosa di punti salvezza, ma in campo ci sarà anche un Falco desideroso di aumentare il proprio bottino realizzativo: “Io qui ho trovato continuità e sono soddisfatto, l’unico rammarico è sul numero dei gol, ma sono contento. Vorrei chiudere segnando sotto la curva. All’andata non ci hanno accolto benissimo, per noi sarà una giornata di festa con i tifosi e dobbiamo entrare in campo per fare tre punti”. Una festa che darà a Falco e a tutti i giocatori del Trapani l’ennesima opportunità per toccare con mano l’affetto e il calore della tifoseria: “Venerdì sarà un giorno di festa, loro saranno più contenti di noi. Fare la B per tre anni di fila è un motivo d’orgoglio per una città come Trapani”.