PALERMO – Si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha affidato la sua difesa ad alcune dichiarazioni spontanee, a cui ha allegato una serie di atti. Roberto Pagano si è presentato ieri, accompagnato dall’avvocato Alessandro Musso, davanti ai pubblici ministeri di Caltanissetta che lo indagano per falsa testimonianza.
Secondo l’accusa, Pagano, coadiutore in un sequestro, avrebbe mentito durante la deposizione in aula per favorire l’amministratore giudiziario Nicola Santangelo. Quest’ultimo è imputato nello stesso processo di Silvana Saguto, ex presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo.
“Pagano ha fornito una dichiarazione spontanea, corredata da un ampio e dettagliato corredo documentale – spiega l’avvocato Musso – che attesta in modo oggettivo e inequivocabile la fedeltà delle dichiarazioni da lui offerte in occasione dell’udienza del 20 giugno scorso. Sui tratta di documenti, disposizioni di servizio, emanati dall’amministratore giudiziario in cui vengono indicati, per ciascun coadiutore, i compiti loro assegnati. Alla luce della documentazione – conclude il legale – auspichiamo una rapida conclusione di questo procedimento”.