Sedici arrestati e 25 indagati VIDEO | Un altro esercito di spaccaossa - Live Sicilia

Sedici arrestati e 25 indagati VIDEO | Un altro esercito di spaccaossa

Finti incidenti per truffare le assicurazioni. Una banda "cinica e spietata".

PALERMO - IL BLITZ
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PALERMO – Stavolta sono i carabinieri ad azzerare una nuova banda degli “spaccaossa”. La storia si ripete: c’era la fila di persone disposte a farsi rompere un braccio o una gamba per incassare l’indennizzo dell’assicurazione. Il blitz dei militari del Nucleo investigativo Monreale porta al’emissione di 41 ordinanze di custodia cautelare. È il terzo blitz in pochi mesi. Il fenomeno è ormai dilagante. Per la prima volta il provvedimento cautelare ha colpito anche le vittime compiacenti dei finti sinistri, i falsi conducenti dei veicoli, i testimoni e i proprietari dei mezzi.

Si facevano spezzare le ossa con pesanti mattoni di tufo e raschiare la pelle con la carta vetrata. L’inchiesta è coordinata dai procuratori aggiunti Sergio Demontis ed Ennio Petrigni e dai sostituti Giacomo Brandini e Giulia Beux.

TUTTI I NOMI DEL BLITZ

Pedinamenti e intercettazioni hanno fatto emergere una continua e ininterrotta serie di frodi. Le figura chiave sono Luca Reina, titolare di una agenzia di pratiche assicurative in via Leonardo da Vinci, e Salvatore Andrea Cintura, componente di una famiglia di pregiudicati che vive nel quartiere Cep. Ai loro ordini rispondeva una cerchia ristretta di collaboratori che organizzavano i finti incidenti, reclutavano le vittime compiacenti, assoldavano testimoni e autisti di mezzi. Si tratta di Alessio Cappello, Domenico Cintura, Giovanni Napoli, Antonino Buscemi, Sufiane Saghir e Giuseppe Orfeo.

“ABBIAMO FATTO OVER…” – LE INTERCETTAZIONI VIDEO

“Di questi soggetti colpisce l’estremo cinismo – annotano gli investigatori – nel privilegiare l’avvicinamento di persone in precarie condizioni economiche, in alcuni casi anche colpite da disabilità intellettive o da tossicodipendenza, al fine di riuscire più facilmente a contenere le loro successive richieste di denaro”.

“DOVEVAMO CONOSCERCI 10 ANNI FA…” – LE INTERCETTAZIONI VIDEO

L’organizzazione criminale, che nell’ultimo biennio ha incassato circa due milioni di euro, si faceva carico di seguire il ferito fino alla chiusura della pratica assicurativa. 

Le basi operative della banda erano l’agenzia di scommesse di via Pietro Scaglione 67, gestita dalla famiglia Cintura, l’agenzia di infortunistica stradale “Studio Ellerre S.r.l.” di via Leonardo da Vinci, gestita da Luca Reina; una stalla annessa ad una villa seicentesca in via Mango di Palermo, storica roccaforte della famiglia Cintura a Borgo Nuovo dove venivano provocate le lesioni.

I nomi di alcune vittime si ripetevanoGiovanni Napoli risulta coinvolto in dieci incidenti stradali, Davide Giammona in undici, Salvatore Chiodo in quindici.


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