CATANIA – Troppe vertenze in città. Troppa precarietà e fame di lavoro. Parte da questa constatazione, il consigliere Giuseppe Catalano (esponente di articolo 4) nel proporre all’amministrazione comunale l’istituzione di una “task force lavoro”, un organo che possa monitorare le numerose vertenze aperte e le situazioni al limite, per dare un concreto segnale di presenza dell’amministrazione comunale anche in argomenti in cui poco o nulla può fare il governo cittadino, ma che avrebbe una valenza più che simbolica.
“Serve muoversi e serve farlo in fretta – spiega Catalano a LivesiciliaCatania. Nonostante il sindaco e il vicesindaco Marco Consoli, si siano spesi molto per tentare di intervenire a favore dei lavoratori, nelle principali vertenze cittadine, serve un punto di riferimento fisso che monitorizzi la questione lavoro, in città, evidenziando tempestivamente le criticità ma, soprattutto, costituendo un ponte tra cittadini, imprese e istituzioni. Anche se il Comune, spesso, non ha competenze specifiche – afferma ancora – è necessario che l’amministrazione abbia parte attiva nei tavoli e negli incontri che abbiano come argomento proprio le questioni legate al lavoro. C’è un vuoto – conclude il consigliere – e occorre riempirlo”.
Non è una novità, la proposta dell’esponente di Articolo 4 a Palazzo degli Elefanti; sempre dal gruppo che fa capo al partito di Lino Leanza, infatti, era uscita la proposta di istituire una commissione speciale e temporanea per l’elaborazione di un “Piano per lo sviluppo socio economico e l’occupazione della città di Catania”. Iniziativa presentata dai vice presidenti del Consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono e Agatino Tringale e sottoscritta da numerosi consiglieri.
