“Farai una brutta fine presto. Presto ti faremo fuori. Morirai fra mille dolori, la tua fine è vicina, raccomandati l’anima a Dio”. Sono alcuni passaggi della lettera minatoria indirizzata all’ex Presidente del Senato e senatore di Forza Italia Renato Schifani e recapitata a Palazzo Madama Nel testo vengono rivolte minacce anche all’ex premier Berlusconi, accusato di aver “rovinato l’Italia e gli italiani”.
“Esprimo sincera solidarietà al collega Renato Schifani per l’assurda lettera di minacce ricevuta. Vicinanza al nostro senatore e anche al Presidente Silvio Berlusconi, che nella missiva, viene inspiegabilmente citato.
Rispediamo al mittente queste schifose intimidazioni. L’odio, la violenza, l’ostilità, la prepotenza sono pericolosi e vanno condannati con determinazione, senza se e senza ma Schifani andrà avanti, con più forza di prima, come ha sempre fatto”. Così Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia
“Solidarietà da parte del Gruppo Forza Italia della Camera dei deputati al collega Renato Schifani, destinatario di una gravissima lettera intimidatoria, nella quale viene menzionato anche il Presidente Berlusconi.
‘Farai una brutta fine’, ‘raccomandati l’anima a Dio’, le frasi minacciose, bieche e intrise d’odio indirizzate al senatore azzurro. Siamo certi che Renato non si farà in alcun modo sopraffare e che continuerà con serietà e dedizione in suo impegno politico. Un grande abbraccio”. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
“Esprimo la mia personale solidarietà e quella dell’Assemblea regionale siciliana, al senatore Renato Schifani per le minacce ricevute contenute in una lettera. Il senatore Schifani è un’icona delle istituzioni, cosa che, evidentemente non piace a qualcuno. Auspico che gli inquirenti possano al più presto risalire all’autore della lettera minatoria”. Lo scrive in una nota il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè.
Solidarietà a Schifani anche dal renziano Davide Faraone, il più rapido a esprimere vicinanza all’ex presidente del Senato.