Faraone nella 'tana' di Crocetta | Blitz all'Atelier per 'Sottosopra' - Live Sicilia

Faraone nella ‘tana’ di Crocetta | Blitz all’Atelier per ‘Sottosopra’

Rosario Crocetta e Davide Faraone

Il sottosegretario presenta il suo libro a Tusa, nell'albergo che fu base operativa del governatore.

La curiosità
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PALERMO – Non è una sconfitta ma somiglia tanto a un gol preso in casa nei primi minuti. Il terreno di gioco è l’Atelier sul Mare di Castel di Tusa, piccolo borgo messinese per anni quartier generale del governatore Rosario Crocetta dopo la sua elezione a Palazzo d’Orleans, che domenica avrà come ospite d’eccezione proprio uno dei più agguerriti rivali del presidente della Regione: Davide Faraone. Il sottosegretario all’Istruzione ha scelto, infatti, l’albergo-opera d’arte del mecenate Antonio Presti per la presentazione del suo libro ‘Sottosopra’.

L’incursione di Faraone fra le ‘linee nemiche’ è fissata per le 18, in una sala dell’albergo diventato ormai un vero e proprio museo grazie alle stanze d’arte. Tra queste la preferita del governatore, la stanza dedicata a Pasolini, e l’ultima, ispirata  dal presidente della Regione che è legato a Presti da una lunga amicizia. Un rapporto che nell’aprile 2013 vacillò sotto ai colpi di una nomina ad assessore regionale ai Beni culturali ufficialmente rifiutata dal mecenate messinese. Il fondatore della Fiumara d’Arte, poco tempo dopo, disse ‘no’ anche ai soldi di quella Tabella H eliminata del governatore e subito reintrodotta, sotto diverse spoglie, dall’Ars. “Sono deluso da tutta la politica – disse allora Presti a Livesicilia -, Crocetta forse non ha avuto la forza per sostenere la sua decisione. La cultura non si può mercanteggiare con la clientela di turno”. Di quei giorni e del suo rapporto con il presidente della Regione oggi Presti preferisce non parlare: “I miei rapporti con Crocetta sono buoni – spiega -, ma non voglio affrontare quelle storie vecchie. La presentazione del libro di Faraone? Mi hanno chiesto la sala e ho dato l’ok. Se ci sarò? E’ casa mia, quindi…”.

Ad affacciarsi sullo scoglio di ‘Rocca Grande’, adagiato sulla piccola spiaggia di Castel di Tusa, per una volta non sarà Crocetta, che lì inscenava riunioni di giunta, campagne elettorali e incontri con simpatizzanti del suo Megafono provenienti da tutta la Sicilia, ma il ‘nemico’ Faraone che più di una volta ha contestato le sue scelte e che rappresenta il primo vero ostacolo alla voglia di ricandidatura del governatore. Crocetta, che proprio dalla primavera 2013 non alloggia più all’Atelier per motivi di sicurezza legati al flusso dei turisti nel periodo estivo, osserverà la scena dall’appartamento affittato nella vicina Tusa, il centro storico del paese, lontano nove chilometri di tornanti dal borgo marinaro e a 640 metri d’altezza. Il confronto fra i due, per il momento, resta a distanza ma la partita è appena iniziata.


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