PALERMO – Davide Faraone è il nuovo sottosegretario alla Salute. È questa l’unica novità che riguarda i siciliani nel governo Gentiloni. Confermato al loro posto, invece, Giuseppe Castiglione all’Agricoltura, mentre Simona Vicari resta alle Infrastrutture e trasporti.
E così, il parlamentare palermitano del Pd lascia il Ministero dell’Istruzione e dell’Università. Una decisione che fa il paio con la mancata riconferma del ministro Stefania Giannini. Un dato probabilmente dalla connotazione politica. Del resto, anche in occasione di una delle sue visite a Palermo nei giorni della campagna referendaria, Matteo Renzi aveva lamentato: “Abbiamo messo miliardi sulla scuola e abbiamo scontentato tutti, abbiamo fatto un capolavoro”.
Ma per Faraone non si può parlare certamente di una bocciatura. Il “trasferimento” infatti porta l’ex deputato regionale in un Ministero importante e dal ricco portafoglio. Sarà lui, quindi, a collaborare con la ministra (riconfermata) Beatrice Lorenzin. E potrebbe essere, questa, anche una buona notizia per molti siciliani.
Come è noto, infatti, la Sanità siciliana è ferma, in attesa dell’approvazione di una complessa rete ospedaliera e di un “via libera” del governo nazionale almeno a una prima “fetta” di concorsi. Quelli delle specialità dell”emergenza-urgenza”: circa duemila posti. Del resto, l’assessore regionale alla Sanità è un altro renziano come Baldo Gucciardi. Da oggi, insomma, pochi alibi. La nomina di Faraone dovrà necessariamente velocizzare l’iter dei nuovi concorsi, in sintonia appunto con la ministra del Nuovo centrodestra.
Il partito di Alfano, del resto, esce per nulla scalfito dal flop del referendum. Anzi, conferma i due sottosegretari, nonostante qualche noia giudiziaria legata al Cara di Mineo abbia coinvolto l’ex presidente della Provincia di Palermo Giuseppe Castiglione. In un certo senso, la nomina di Alfano agli Esteri suona come una scelta provvidenziale – visto il caos al ministero dell’Interno soprattutto sul tema dell’immigrazione – e in un certo senso anche come un premio. Un po’ come per Davide Faraone. Ncd e Pd hanno fallito clamorosamente, e in Sicilia con effetti persino più gravi, la sfida referendaria sulla riforma costituzionale. Scesa la polvere, sono arrivate persino le promozioni.
Ecco l’elenco completo dei sottosegretari
Presidenza del Consiglio
Maria Teresa Amici, Gianclaudio Bressa, Sandro Gozi, Luciano Pizzetti, Angelo Rughetti
Affari esteri e cooperazione internazionale
Vincenzo Amendola, Benedetto Della Vedova, Mario Giro
Interno
Gianpiero Bocci, Filippo Bubbico, Domenico Manzione
Giustizia
Federica Chiavaroli, Cosimo Maria Ferri, Gennaro Migliore
Difesa
Gioacchino Alfano, Domenico Rossi
Economia e finanze
Pier Paolo Baretta, Luigi Casero, Paola De Micheli, Enrico Morando
Sviluppo economico
Teresa Bellanova, Antonio Gentile, Antonello Giacomelli, Ivan Scalfarotto
Politiche agricole, alimentari e forestali
Giuseppe Castiglione, Andrea Olivero
Ambiente e tutela del territorio e del mare
Barbara Degani, Silvia Velo
Infrastrutture e trasporti
Umberto Del Basso De Caro, Riccardo Nencini, Simona Vicari
Lavoro e politiche sociali
Franca Biondelli, Luigi Bobba, Massimo Cassano
Istruzione, università e ricerca
Vito De Filippo, Angela D’Onghia, Gabriele Toccafondi
Beni e attività culturali e turismo
Dorina Bianchi, Ilaria Borletti Buitoni, Antimo Cesaro
Salute
Davide Faraone
Il commento di Faraone
“Più tardi giurando davanti al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il mio pensiero non potrà che andare a mia figlia Sara, il suo volto ed i suoi bisogni di essere speciale sono sempre l’anima di ciò che faccio, i suoi diritti e quelli di tanti bambini, ragazzi e adulti con autismo saranno il punto di partenza e di arrivo per tante battaglie da portare avanti e tante cose da fare, per questo con il cuore ho scelto questa avventura”. Lo scrive sul suo blog Davide Faraone (Pd) nominato oggi unico sottosegretario al ministero della Salute. “La politica non è solo una questione di testa, non è mero e freddo calcolo – continua Faraone -. La politica è anzitutto passione, cuore, sentimento. Ed è col cuore che vado, dunque, al Ministero della Salute dove lavorerò al fianco del ministro Beatrice Lorenzin verso la quale nutro una grande stima. Certo un po’ del mio cuore lo lascio al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove ho comunque vissuto una bellissima esperienza per la quale ringrazio prima di tutto il ministro Stefania Giannini e poi tutte le straordinarie persone con le quali ho avuto il piacere di condividere questo percorso”. (ANSA).