Farmacie, poteri ai sindaci| Via libera alle nuove sedi - Live Sicilia

Farmacie, poteri ai sindaci| Via libera alle nuove sedi

Orlando firma la determina con cui introduce il principio di prossimità. Ora parola all'Asp.

PALERMO – Soluzione in vista per le farmacie di Palermo che ormai da anni aspettano di aprire i battenti. Stiamo parlando di quelle sedi per cui è stato indetto un apposito bando, ma i cui vincitori non hanno trovato mai i locali nell’ambito territoriale indicato, individuandone alcuni poco al di fuori del perimetro. Si tratta di sei farmacie che hanno prodotto perizie giurate, ma che erano ancora in bilico in attesa di una decisione definitiva.

In questi anni non è mancato il rimpallo di competenze tra l’Asp, la Regione, la giunta e il consiglio comunale, tra delibere ed errori materiali degli uffici. Ma lo scorso 29 ottobre il Tar, esprimendosi su un caso a Bagheria e rifacendosi al Consiglio di Stato, ha stabilito che a dover decidere la collocazione delle sedi farmaceutiche è l’organo esecutivo del Comune e in particolare, in Sicilia, il sindaco.

Così la giunta ha approvato una delibera e il sindaco Leoluca Orlando ha firmato anche una determinazione che fissa un criterio che varrà anche per il futuro: nel caso in cui non sia possibile trovare i locali nell’ambito indicato, attestando il tutto con perizie giurate, lo si potrà fare secondo il principio di “prossimità”. L’ultima parola spetta sempre all’Asp, ovviamente, ma dal Comune arriva il via libera utilizzando gli ambiti pertinenziali rispetto alle micro zone individuate in origine, fermi restando la distanza di almeno 200 metri tra una farmacia e l’altra e il rapporto di una sede ogni 1.300 abitanti. Adesso toccherà all’Asp dare il via libera definitivo, che dovrà comunque arrivare entro il prossimo 21 gennaio.

“Esprimo apprezzamento nei confronti del sindaco e del dirigente del servizio – dice il presidente della commissione Attività produttive, Ottavio Zacco – Si mette fine a un calvario per diversi nuovi imprenditori che hanno scelto in maniera coraggiosa di abbandonare il posto di lavoro come dipendente e investire per aprire nuove farmacie. La scelta del sindaco è un atto di grande responsabilità e soprattutto di rispetto verso chi vuole investire per aprire nuove attività produttive all’interno il territorio cittadino, pertanto mi ritengo soddisfatto in quanto si è scongiurato il rischio che i vincitori di concorso perdessero la sede a causa della burocrazia”.

“In passato avevo invitato il consiglio comunale a segnalare all’Asp che nulla ostava alla collocazione fuori perimetro, nel rispetto del concorso straordinario – dice Alessandro Anello, vicepresidente della commissione – Oggi il sindaco fa esattamente questo e non possiamo che essere soddisfatti. Abbiamo messo fine a un’annosa vicenda che per responsabilità dell’amministrazione stessa si è protratta fino ad oggi. Mi auguro che per il futuro tutto ciò non avvenga e le nuove sedi farmaceutiche del piano 2018 possano avere sia l’ambito che i requisiti previsti. Per questo chiederò un incontro con il dirigente per conoscere ed eventualmente indirizzare il percorso dell’amministrazione attiva”.

“Finalmente si pone fine all’indeterminatezza normativa e si danno risposte certe a chi ha deciso di fare cospicui investimenti – dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 – Concordo pienamente con il principio di prossimità che consentirà di aprire nuove sedi a servizio del territorio, colmando i vuoti ad oggi presenti e che comportano disagi notevoli per i quartieri interessati”.

Esprime compiacimento la consigliera Russa Giuseppina di Sicilia Futura: “Finalmente un lieto fine a una complicata questione burocratica che ha lasciato in un limbo per lungo tempo un’intera categoria di giovani professionisti, indispensabili per il tessuto sociale cittadino”.

“Si tratta di un traguardo importante per la città, che godrà di un servizio più capillare, ma anche per quei professionisti che si sono messi in gioco investendo la propria competenza e le proprie risorse economiche – dice il capogruppo Pd Dario Chinnici – La scelta del sindaco mette la parola fine a una vicenda che si trascinava da troppo tempo, dando regole certe al settore nell’interese dei palermitani”.

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