PALERMO – Gli anni passano ma le abitudini restano. Il parco della Favorita, all’indomani delle ferie pasquali, torna ad essere una discarica a cielo aperto. La lunga distesa verde, destinata originariamente alla caccia e al passeggio, è oggi la meta più ambita dai cittadini per pic-nic e scampagnate. Piatti sporchi, bottiglie e contenitori distribuiti per le aree verdi, sacchi stracolmi, teglie abbandonate, scarti di cibo: si presenta così, agli occhi dei corridori, l’ex tenuta reale situata ai piedi di monte Pellegrino. Tra i sentieri c’è anche un braciere ancora in funzione. A giudicare dal fumo emesso, la fiamma sembra essere stata appena accesa: nessuna presenza, però, accanto alla griglia.
I vari sentieri della Favorita mostrano i segni del passaggio del popolo del barbecue ma la maggior parte dei rifiuti sono disposti all’interno di sacchetti che accerchiano gli arbusti. Meno danni del solito quest’anno, a detta dei passanti, nel parco cittadino: “Quest’anno c’è stato meno disordine e i palermitani si sono comportati meglio del solito. Ancora, però, siamo indietro rispetto ad altre parti d’Italia – afferma un corridore nei pressi dell’incrocio per la Palazzina Cinese –. Un po’ dipende dall’amministrazione generale un po’ dalla gente ma c’era bisogno di una gestione migliore delle giornata”.
Per agevolare i conferimenti all’interno del parco, l’Amia ha garantito nei giorni di Pasqua e Pasquetta, la collocazione di cinque cassoni scarrabili collocati nei pressi di piazzale dei Matrimoni, della Palazzina Cinese e del santuario di monte Pellegrino. Inoltre, sia domenica che lunedì all’ingresso di piazza Leoni, gli operatori ecologici hanno distribuito ai cittadini circa trecento sacchetti. I palermitani, hanno utilizzato i sacchi alla fine della grigliata e del picnic, ma li hanno lasciati a terra: “Dopo l’abbuffata di ieri ho ben pensato di venire al parco per fare un po’ di movimento ma a causa dell’odore nauseabondo e degli scarti che si rinvengono per il prato mi sono pentito amaramente – sentenzia un passante all’interno del parco all’altezza del cosiddetto curvone – E’ colpa dei palermitani che oltraggiano una terra così bella, la rivoluzione deve partire da noi”.
“Ieri per ragioni climatiche l’affluenza al parco è stata minore – fa sapere l’assessore al Verde, Giuseppe Barbera – Stamattina doveva partire la raccolta da parte degli operatori Amia che, in giornata, libereranno i cassoni scarrabbili”. Tra le mansioni dell’azienda che gestisce e mantiene il servizio di igiene della città, al momento, non rientra la pulizia della riserva. L’Amia, infatti, può occuparsi soltanto dei rifiuti raccolti a margine dei viali e non di quelli accumulati sotto gli alberi, all’interno della tenuta che sono di competenza degli operai del settore Ville e giardini e dei Rangers d’Italia.