Da ieri in molti porti italiani i pescherecci sono rimasti a terra. È questa la decisione presa dalla maggior parte delle marinerie a causa dell’aumento del costo del gasolio che dalla fine dell’anno ad oggi è cresciuto senza tregua.
Per questo, nel pomeriggio di oggi, 8 marzo, è previsto un incontro al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con l’obiettivo di affrontare questa emergenza e trovare soluzioni per il settore della pesca, duramente colpito dal caro energia.
Al Governo, annuncia Federpesca, “chiederemo di prevedere interventi specifici per il settore nel decreto sul caro energia in discussione questa settimana e di impegnarsi per accelerare i pagamenti dei contributi covid che le imprese attendono da molti mesi”.
La Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca sottolinea inoltre che l’attuale situazione “rende sconveniente andare in mare e che ha costretto molte imprese a fermarsi per evitare ulteriori perdite”. Una congiuntura economica che va avanti da mesi e per la quale Federpesca, viene ricordato nella nota, si è subito attivata per sensibilizzare Governo e Parlamento.