GIARDINI NAXOS (ME) – Gli slogan in inglese per l’ambiente riecheggiano tra la spazzatura lasciata dalla generazione “Greta” sulla spiaggia di Recanati.
Tutti bocciati i 14enni e i 16enni all’esame del Ferragosto 2022. Il Friday’s for future si infrange tra le onde che trascinano bottiglie di plastica, vetro, assorbenti e preservativi in quella spiaggia assaltata – come mille altre – e stuprata senza cartelloni ma con schiamazzi simili a quelli degli “scioperi scolastici per il clima”.
Sagome si aggirano fin dall’alba tra le tende, qualcuno vomita (ma dal punto di vista ambientale è positivo perché diventerà humus), i tizzoni ardenti dei falò attendono i piedi dei bagnanti, ma qualcosa è andato storto in un meccanismo primitivo, sorto ben prima dell’arrivo di Greta e delle proteste nate per marinare la scuola.
Sarebbe bastato inserire, anche facendo un selfie, se necessario, la spazzatura in una busta, anche senza differenziarla. Sarebbe stato sufficiente accatastare la monnezza insieme all’altra, lasciata dal mega lido di ferro, poredon e lastre di cemento che è sorto armonicamente sul demanio pubblico in pochi mesi.
E invece i “gretini”, qui il termine ci sta tutto, hanno fatto peggio dei genitori, quelli ai quali ripetevano, alla fine dei cortei, dove bisogna “conferire” la plastica.
Plastica gettata sulla sabbia, calpestata, anzi “modellata” con i piedi. Bottiglie di vetro rotte, gettonatissime quelle di birra, gin e aperol. Ci sarà ancora tempo per il “future”, il presente già basta com’è.