PALERMO – Dai pubblici ministeri è rimasto per due ore. A loro ha consegnato i documenti raccolti in questi giorni su maxi-stipendi e consulenze e depositati nelle commissioni Antimafia e Territorio. Per un fascicolo che, come anticipato da LiveSicilia stamattina, dai cantieri-lumaca si amplia alla gestione dell’aeroporto. Dopo le denunce di LiveSicilia, Fabrizio Ferrandelli è stato sentito oggi pomeriggio dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Daniele Paci nell’ambito dell’inchiesta sull’aeroporto di Palermo: ai magistrati, il politico palermitano ha annunciato l’intenzione di continuare ad analizzare l’uso dei fondi da parte della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto, un ente che il parlamentare considera “quasi pubblico”. “L’azienda – è il senso del ragionamento di Ferrandelli – vive di finanziamenti pubblici e la politica ha il dovere di monitorarne l’uso”. “Vogliamo fare chiarezza sulla gestione della Gesap – afferma Ferrandelli intervistato dall’Ansa – e ci aspettiamo dal presidente Fabio Giambrone, che non c’entra nulla con le passate gestioni, massima trasparenza. Mi stupiscono le critiche mosse al lavoro che stiamo portando avanti da parte di Giambrone e di Roberto Helg, la Gesap non è di loro proprietà ma è dei cittadini, visto che stiamo parlando di un’azienda pubblica”.
Attorno a Ferrandelli fanno quadrato il vice segretario regionale del Pd, Mila Spicola, e il segretario provinciale di Palermo, Carmelo Miceli. “Ferrandelli non sei solo – scrive in un tweet Mila Spicola – la battaglia per la trasparenza nella cosa pubblica è doverosa per chi fa battaglia politica”. E Miceli afferma: “Il Pd, nella sua interezza, non fa giochetti sulla Gesap, vuole solo che si faccia chiarezza su ciò che negli anni ha portato a una gestione non produttiva dell’aeroporto”.

