Ferrandelli ai commercianti: | "Sulla Ztl serve più ascolto" - Live Sicilia

Ferrandelli ai commercianti: | “Sulla Ztl serve più ascolto”

Il candidato sindaco: "Bisogna rilanciare vie dimenticate come corso Calatafimi e via Sciuti".

Palermo 2017
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PALERMO – “Oggi, durante il percorso di ascolto per la costruzione del programma partecipato, ho incontrato le associazioni degli industriali, dei commercianti ed artigiani, per anni dimenticati dalle amministrazioni locali ed ultimamente anche inascoltate, come ad esempio dimostra la nota vicenda della Ztl”. Lo dice il candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli. “Noi, invece, siamo consapevoli che il futuro delle prossime generazioni passi attraverso la creazione di un canale privilegiato e strategico con il commercio, con l’artigianato locale e, allo stesso tempo, dall’attrazione di investimenti internazionali – dice Ferrandelli in una nota – pensiamo, infatti, di rilanciare le vie del commercio spesso dimenticate: viale Strasburgo, corso Olivuzza, corso Calatafimi, via Sciuti, per fare solo alcuni esempi, e di riqualificare i mercati storici ed il tessuto produttivo del centro città. Per far questo sappiamo anche di dover dotare questa città di un vero piano di mobilità: aree di interscambio, navette elettriche, mezzi in sharing e convenzioni agevolate con i taxi. Su questo stiamo parallelamente lavorando insieme ad esperti. Abbiamo ribadito ai rappresentanti la nostra visione di governo: quella di chi immagina di aprirsi ai privati e di far funzionare efficientemente il pubblico, di garantire interlocuzione istituzionale ed ammnistrativa, stabilendo delle procedure snelle e certe, costruendo alla base una reale sinergia e valorizzazione dei tanti dipendenti comunali. Siamo consapevoli di dover essere alleati e non controparte di chi mette in campo iniziative produttive. Un concetto espresso pochi giorni fa anche dall’Arcivescovo Lorefice, che ha invocato l’ascolto per superare l’attuale momento economico critico, e con il quale mi trovo in piena sintonia. È questa la “nostra PalermoCrazia” ed è così che intendiamo costruire la nuova Palermo: con il contributo di tutti. Una città non si può governare senza la condivisione. Oggi abbiamo raccolto tanti stimoli, proposte e preoccupazioni. Ed è proprio dopo questo passaggio che trovo, oggi più di ieri, sbagliata da parte dell’amministrazione comunale la scelta di creare la lista dei buoni e dei cattivi. Non si può parlare soltanto con chi è d’accordo e rifiutare il dialogo con le voci del dissenso. Gli amministratori attuali, infatti, non sanno nemmeno cosa succede davvero nei mercati rionali e nel centro città, fIguriamoci nelle periferie”.

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