PALERMO – “Ora mi chiedo: se il Pd che appoggia Orlando è lo stesso Pd che ha tenuto e tiene in piedi il governo Crocetta forse è proprio per questo che non riesce a trovare un proprio candidato ed è costretto ad appiattirsi, fino a rinunciare alla propria identità, dietro l’ormai ingombrante figura di un sindaco che per anni ha bistrattato questo partito più di chiunque, al punto di governare in consiglio comunale con i voti del centrodestra, pur di non confrontarsi con il Pd”. Così Fabrizio Ferrandelli candidato sindaco di Palermo. “Non capisco come oggi il Pd possa rimangiarsi anni di attacchi a Orlando. – aggiunge – Invece di stare abbarbicato al suo ‘ruoluccio’, Miceli dovrebbe metterci la faccia e candidarsi (leggi la dichiarazione di Miceli), così da confrontarsi direttamente con gli elettori, o dimettersi perché non è più espressione della linea politica e della maggioranza che lo ha espresso”.
“Quando due anni fa mi sono dimesso da deputato regionale in contrasto con il governo Crocetta e con i dirigenti del Partito democratico che pascolano al caldo di posti di gabinetto e altri incarichi sulla pelle dei siciliani – continua Ferrandelli – non mi aspettavo certo il loro plauso e sostegno. Ho trovato invece quello di tante elettrici e tanti elettori che hanno apprezzato e condiviso le mie scelte”.
Su Twitter il segretario provinciale del Pd, Carmelo Miceli, replica: “Fabrizio Ferrandelli hai rinnegato tutto e tutti per la tua smania di successo. Il Partito democratico è forza alternativa alla destra. Tu non più”.
Ferrandelli, intanto, oggi ha incassato il sostegno dei socialisti palermitani. “La convergenza di varie anime della città per la realizzazione di un progetto che ne veda un rilancio effettivo e non un obbiettivo parolaio, è quello che serve a Palermo oggi, così come sarebbe servito ieri”. Con queste parole Turi Lombardo esponente dei socialisti siciliani annuncia il sostegno alla candidatura di Fabrizio Ferrandelli a sindaco di Palermo. “La città ha bisogno di idee e di risposte che la politica, da troppo tempo assente o autoreferente, ha il dovere di dare – prosegue l’ex deputato regionale e docente universitario – lo dobbiamo ai tanti giovani e brillanti ingegni che lasciano Palermo con rabbia per cercare un futuro qui negato, ai tanti imprenditori capaci ed onesti spesso lasciati a loro stessi, ai tanti disoccupati e a coloro che perdono il lavoro, a quanti conducono vite difficili e spesso dimenticate”. “Auspichiamo – aggiunge Manlio Orobello, coordinatore dell’associazione Socialismo Oggi – che Palermo possa essere la città che dà onore ai meriti e solidarietà ai bisogni, nel solco di una idea di vero riformismo, mai attuale come adesso”.
“Il Partito Democratico, a Palermo, è dilaniato a causa delle scelte incomprensibili dei suoi vertici – dice il consigliere comunale Pd Salvo Alotta – Dopo anni di serrata opposizione e di bocciature, improvvisamente Orlando è diventato il sindaco a cui affidare il destino di Palermo per i prossimi 5 anni senza neanche conoscerne il programma. Sono e resto dentro il Pd, ma in coerenza rispetto a quanto fatto in consiglio comunale non sosterrò il sindaco uscente. Alle prossime Amministrative i palermitani non voteranno contro qualcuno o per ostacolare movimenti o partiti, ma per costruire un futuro diverso e innovativo e per questo serve un progetto credibile e serio alternativo all’attuale amministrazione. Sono convinto che serva un’alleanza tra tutti coloro che vogliono segnare una discontinuità rispetto a Orlando proponendo alla città un progetto che non guardi al passato ma al futuro, che superi steccati ormai obsoleti, sulla base di un programma scritto da migliaia di palermitani. Una sfida che il Pd dovrebbe cogliere diventandone protagonista, ma comunque senza mai rinunciare alla sua identità, al suo senso di appartenenza, alla propria storia e ai propri valori”.