Ferrandelli presenta la lista 'Rompi il sistema': "Solo giovani" - Live Sicilia

Ferrandelli presenta la lista ‘Rompi il sistema’: “Solo giovani”

I candidati: "La nostra voglia, il nostro sognare di farcela. Il mix giusto per fare quello che nessuno ha mai davvero fatto prima“
AMMINISTRATIVE
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PALERMO – “Ci sono tanti giovani con tanta voglia di ricostruire la loro città e rompere finalmente gli schemi”. Lo dice Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo, che sta presentando su Facebook “Rompi il sistema”, la terza lista che sosterrà la sua candidatura già appoggiata da “+Europa”, “Azione” e “E tu splendi Palermo”.

Una lista di candidati al consiglio comunale tutta formata da ragazzi e ragazze under 25. Che ha già un suo manifesto politico. “Siamo noi, senza filiere elettorali, noi senza le risorse dei grandi partiti. Noi che facciamo politica con quello che abbiamo: il nostro impegno. La nostra voglia, il nostro sognare di farcela. Il mix giusto per fare quello che nessuno ha mai davvero fatto prima in Sicilia e a Palermo: rompere il sistema. Anzi, i sistemi. Ce ne è uno che ne include tanti. C’è il sistema politico, che da decenni amministra Palermo al solo fine di rimanere dov’è: sulle poltrone. Nell’ambiguità, spesso purtroppo anche nel malaffare”.

Sono i giovani che parlano e che si presentano nella diretta Facebook con idee chiare e pronti alla sfida elettorale. Parlano di “un sistema autoreferenziale che si alimenta di mediocrità e ne produce altrettanta, degradando tutta la nostra città. Un sistema mafioso. Perché la mafia c’è. È qui, in ogni dove. Un pezzo della classe politica fa finta di niente, un altro né nega l’esistenza. Un altro ancora ne è connivente. Quel sistema lo rompiamo iniziando da una cosa molto semplice: parlandone. Poi si agisce con la trasparenza. Spaccatura netta, definitiva. Noi stiamo di qua, con la gente onesta, con la gente che si fa il mazzo. Con la gente che dice no”.

Nel manifesto si parla di giovani “che sembrano non destinati ma addirittura predestinati a fuggire da qui, ad andarsene. Perché Palermo è così punto e basta: città in degrado, senza lavoro, senza futuro. Quindi bisogna andarsene. No, quel sistema va rotto, spazzato via. Lo possiamo fare credendo di poterci riuscire. Credendoci fino in fondo”.


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