Festa di Sant'Agata, Renna detta la linea: "Legalità e sicurezza" - Live Sicilia

Festa di Sant’Agata, Renna detta la linea: “Legalità e sicurezza”

Il punto in Arcivescovado.

CATANIA – “Legalità e sicurezza vanno di pari passo”. Monsignor Luigi Renna convoca la stampa in Arcivescovado e detta la linea sulla gestione della festa di Sant’Agata. Mentre parla ha accanto Mariella Gennarino, presidente del Comitato dei Festeggiamenti, il giurista Agatino Cariola, subentrato di recente dopo le dimissioni in blocco di oltre la metà dei componenti dello stesso comitato, e il commissario straordinario del Comune di Catania, Federico Portoghese. E’ stato quest’ultimo a capitalizzare le attenzioni dei giornalisti presenti, sulla scorta della crisi in corso a Palazzo degli Elefanti.

In effetti, l’area che si respira a pochi giorni dall’avvio delle celebrazioni ufficiali fa il paio con il clima di precarietà che si è abbattuto sulla Città. Tant’è che alcuni cambiamenti rispetto alla gestione della festa potrebbero essere addebitati a questo stato di cose. “Si spiegano così – ha detto Renna – le decisioni in ordine ai fuochi artificiali, specie quello della sera del 3 febbraio. Questo anno i fuochi saranno svolti secondo le prescrizioni di sicurezza dettati dagli organi di governo: è un atto di amore che dobbiamo a sant’Agata ed alla nostra città. La sera del 3 febbraio, poi, sarà ricordata la storia di sant’Agata: la donna testimone della fede, la donna che affronta la violenza, la donna che difende il suo territorio”.

“Quando si parla di principio di legalità – prosegue – si afferma un impegno, che non può dimenticarsi alla prima occasione. La festa deve essere sicura. Questo è un compito importante per tutti noi. La festa deve essere motivo di gioia per tutti, non deve essere gravata da rischi che turberebbero la serenità di ognuno. La sicurezza è dovuta ad ognuno di noi: la persona è sempre il valore primario e non possiamo compromettere tale valore”. 

L’arcivescovo, intanto, ha fatto scudo su chi sta lavorando alla gestione della Festa. “Il Comitato sta lavorando con intensità – ha concluso monsignor Renna – e dopo la pausa della pandemia la festa sarà |’occasione per riappropriarsi del rapporto cosi intenso con la Santa. A mezzo della festa alla Sua Patrona, Catania vuole ancora manifestare capacità di essere protagonista della sua storia. Non è retorico notare che da tante parti si guarda a come sarà la festa, a come sarà Catania. L’impegno a farla riuscire al meglio è di tutti e di ogni catanese”.


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