“Siamo qui per difendere l’industria e la Fiat. Marchionne non da’ risposte, siamo in piazza per chiederle”.
Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, in testa al corteo che si sta tenendo ad Avellino.
“Nessuno da’ – aggiunge – garanzie sugli stabilimenti in particolare di Pomigliano e Termini Imerese e per questo abbiamo scelto questa piazza per manifestare. Marchionne sembra disponibile al confronto, faremo valere al tavolo la nostra posizione. Chiediamo che il governo obblighi le aziende, a cominciare dalla Fiat, a mantenere in Italia la produzione e l’occupazione. Solo cosi’ si puo’ uscire piu’ forti dalla crisi”.
“L’Ugl chiede tutela per tutti gli stabilimenti e i lavoratori Fiat. Se siamo di fronte ad un’altra operazione finanziaria non ci interessa, se siamo di fronte ad una operazione industriale vogliamo essere coinvolti e subito. Era doveroso – dice Polverini- essere qui perche’ nel Sud si rischiano chiusure, posti di lavoro e la desertificazione di territori che non hanno altre fonti di reddito . Marchionne ha dato rassicurazioni su Mirafiori, non una parola su Pomigliano d’Arco e Termini Imerese sui quali arrivano dalla Germania notizie di chiusure e forti ridimensionamenti che poi sono l’anticamera della chiusura. L’Ugl non lo puo’ consentire”.
“Si sta giocando una partita alla quale non vogliamo solo assistere, soprattutto se – prosegue – si possono fare autogol: l’operazione con Opel rischia sovrapposizioni di produzioni e questo mette a repentaglio i nostri stabilimenti. Potevamo fare il tifo per la Fiat in trasferta Usa ma ora si gioca in casa e non si puo’ restare a guardare”.