Fidanzati messinesi uccisi in casa: orrore in Inghilterra - Live Sicilia

Fidanzati messinesi uccisi in casa: orrore in Inghilterra

Fermato un 21enne sospettato del delitto. Consolato in contatto con le famiglie
LA TRAGEDIA
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6 min di lettura

MESSINA – Due fidanzati della provincia di Messina, Nino Calabrò e Francesca Di Dio, lui originario di Milazzo, residente a Barcellona Pozzo di Gotto da alcuni anni, lei di Montagnareale, sono stati trovati morti in una casa di Thornaby-on-Tees, comune della contea di North Yorkshire in Inghilterra settentrionale.

Il ritrovamento

Nino si era trasferito nel Regno Unito e lavorava come croupier al Grosvenor G Casino di Stockton-on-Tees. La ragazza, estetista, era andata a trovarlo per le vacanze di Natale. Nella pagina Facebook il ragazzo fissa al 27 settembre 2019 il fidanzamento con Francesca di Dio. Nel 2016 si era iscritto all’università a Messina. A trovare i corpi senza vita di Nino e Francesca sono stati alcuni amici, preoccupati perché la coppia non rispondeva al telefono.

Chi è l’autore sospettato del delitto

E’ un giovane di sesso maschile il 21enne arrestato dalla polizia britannica nelle scorse ore nell’ambito della indagini sulla morte dei due fidanzati. Lo hanno precisato alla Bbc gli investigatori locali della Cleveland Police, aggiungendo che il fermato è sospettato di omicidio e resta al momento detenuto in custodia cautelare. Le fonti britanniche sottolineano che i cadaveri delle vittime sono stati trovati nel primo pomeriggio di ieri. E che la polizia ha lanciato un appello a qualunque testimone possa aver notato alcunché di sospetto fra le 10 e le 11 del mattino di vicino all’abitazione, ubicata nell’edificio di un ex pub (il Royal George Pub). La Cleveland Police non ha confermato fino a oggi l’identità delle due vittime, rimbalzata invece dalla Sicilia da fonti italiane vicine alle loro famiglie.

Appello della polizia ad eventuali testimoni

La polizia di Cleveland è arrivata nell’appartamento di Thornaby Road, dove sono stati trovati i corpi dei due messinesi, alle 14.10 di ieri. La città inglese, sulla sponda sud del fiume Tees, appartiene al distretto di Stockton-on-Tees, nello Yorkshire del nord. L’ispettore di polizia Peter Carr – come riporta la rete Itv News – nel confermare il fermo di un sospettato, un giovane di 21 anni (forse iraniano) fa appello “a chiunque sia passato ieri da Thornaby Road, tra le 10 e le 11, e abbia notato qualcosa d’insolito, di rivolgersi alla polizia”. E’ attivo anche un numero di telefono(0800555111) per fornire, anche in forma anonima, eventuali informazioni.

L’ultimo post Facebook insieme

Il 7 dicembre scorso, nel loro ultimo post su Facebook, facevano un occhiolino verso l’obiettivo dello smartphone Francesca Di Dio e Nino Calabrò. Erano fidanzati da più di tre anni, dal 27 settembre 2019, e nell’ultimo “boomerang” – un video breve che si ripete in loop -, girato nel pub The Thomas Sheraton, Di Dio scriveva di essere innamorata. A corredo del post quattro cuori. Nel video Francesca ha i capelli lisci, biondi, il rossetto rosso. Lui indossa un cappello e una felpa con il cappuccio. Nessun commento da parte degli amici sotto il post dopo la notizia. Qualcuno mette una reaction con la lacrima, mentre le visualizzazioni salgono, qualcuno condivide quell’ultimo video insieme. Come immagine di copertina rimane un arcobaleno che attraversa un cielo azzurro. E poi la chat di whatsapp con la nonna, la passione per Johnny Depp, Joker e la famiglia Addams. “Quanto ti sei fatta inglese”, le commentava un’amica. Nella sua ultima foto su Instagram, a settembre, si trovava proprio a Thornaby-on-Tees, nello Yorkshire del Nord. Alcune storie in evidenza, in un tondino, – di cui l’ultima risale a due anni fa – sotto tutte dedicate al Regno Unito. “Ci si confessa più a una birra che ai sacramenti, perché la sera la chiesa è chiusa e i bar aperti”, scriveva Calabrò su Instagram. Poi il nome della fidanzata, due cuori e una corona.

Consolato italiano in contatto con le famiglie

La diplomazia italiana è impegnata a seguire la vicenda della sospetta uccisione dei giovani connazionali. A tenere i contatti con le autorità investigative locali e con i familiari delle due vittime, per offrire loro assistenza, è il consolato d’Italia a Manchester, guidato dal console Matteo Corradini, competente per il territorio dell’Inghilterra centrale e settentrionale.

Il ricordo delle amiche di Francesca

“Siamo sconvolti. Francesca era una ragazza allegra, simpatica. Era andata da Nino per passare con lui qualche giorno. Dovevano tornare in Sicilia insieme per le vacanze”. Lo dice una amica di Francesca Di Dio: aveva 20 anni e aveva iniziato l’istituto d’arte, poi aveva lasciato la scuola per iscriversi a un corso da estetista. “Erano innamoratissimi”. “E’ un dolore immenso”, commenta Mada Zaharia che con la vittima aveva seguito la scuola di estetica. Francesca aveva una sorella minore.

Così ricordano Nino: “Un ragazzo volenteroso”

Il giovane, nonostante si fosse trasferito da oltre tre anni nel Regno Unito era molto conosciuto a Barcellona Pozzo di Gotto e anche a Milazzo. Un ragazzo molto volenteroso, così lo descrivono gli amici, e amante del lavoro. Subito dopo il diploma conseguito all’Istituto Tecnico Industriale “E. Maiorana” di Milazzo con ottimi risultati, aveva iniziato subito a lavorare nel campo della ristorazione facendo apprezzare le sue doti e la sua allegria. Successivamente, dopo l’iscrizione all’università, parlando con alcuni amici già trasferiti a Londra ha deciso di cercare fortuna in Inghilterra, dove ha trovato subito lavoro. Per le festività natalizie aveva chiesto alla fidanzata di raggiungerlo.

I Genitori dei ragazzi in viaggio verso l’Inghilterra

I genitori di Nino Calabrò, ricevuta la notizia del ritrovamento dei cadaveri del figlio e della fidanzata Francesca di Dio, sono subito partiti per Londra, da dove si recheranno a Thornaby-on-Tees, nello Yorkshire. La madre di Nino, Salvina Cappellano, originaria del quartiere marinaro di Calderà opera nel campo del volontariato nella Parrocchia di San Rocco. Il padre Salvatore, invece è sottufficiale della Guardia di Finanza. Da cameriere Nino aveva lavorato in una pizzeria ubicata nel porto di Milazzo e, per l’occasione aveva anche deciso di andare a vivere da solo in una casetta al confine fra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo. Anche i genitori di Francesca di Dio hanno lasciato la loro casa di via Vespri, a Montagnareale, nel Messinese, e sono diretti a Londra. Giuseppe Di Dio e la moglie Anna Niosi hanno un’altra figlia che studia all’Alberghiero di Milazzo. La mamma di Francesca fa lavori occasionali, il padre ultimamente lavorava in un’agenzia di pompe funebri.

Il Sindaco di Milazzo: “Siamo sconvolti”

Il sindaco di Milazzo, Pippo Midili nel manifestare la massima disponibilità ad assicurare ogni supporto necessario ai congiunti, ha espresso parole di vicinanza alla famiglia della vittima: “La tragica fine di Nino – ha detto – ci lascia sgomenti ed attoniti. Non ci sono parole per descrivere una morte così drammatica. Un lutto che scuote l’intera cittadinanza. Esprimo a nome mio e di tutta la città di Milazzo il cordoglio ai genitori ed ai familiari tutti. Sono certo che Nino continuerà a vivere nel ricordo di coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato per le sue doti professionali ma soprattutto umane. E naturalmente lo stesso sentimento lo rivolgo alla famiglia di Francesca, andata dal fidanzato per trascorrere un Natale in serenità e invece vittima di un atroce destino”.


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