PALERMO- Sei mai stato operato? Si una volta qui. Hai avuto paura? Mah così e così... Sarà il nostalgismo dell’età adulta che spinge a vedere ogni adolescente sotto la stella cometa di una canzone di Baglioni. E, quando sono tanti, sembra quasi una festa danzante di molti anni fa.
Una festa come (anche) all’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo che ha visto l’esordio oggi della meglio gioventù vaccinata. I maturandi. Eccoli, i ragazzi, in fila per la punturina. Più saggi di certi adulti che fanno resistenza. Loro, invece, hanno capito tutto. Hanno capito che il vaccino è l’unico alleato disponibile contro il Covid. E che non devi guardare la marca, perché non si tratta di uno smartphone. Una dose e via. E qualcuno che sceglie AstraZeneca ha pure studiato. “Secondo certe pubblicazioni è più efficace contro la variante indiana”. Dieci e lode per lo scrupolo dell’approfondimento.
Eccoli, con gli occhi ridenti e soltanto un po’ fuggitivi, come Giuseppe il primo a vaccinarsi con il sorriso. E il meccanismo riecheggia un po’ il rito di quello che va alla lavagna, chiamato all’inizio dal prof, mentre gli altri lo osservano per scrutare dal suo labiale la risposta a ogni domanda. Eccoli, le ragazze e i ragazzi con quella spensieratezza eterna che li accompagna: è bello vederli mentre vanno verso la liberazione agognata. Hanno sofferto nella clausura di una pandemia che ha gelato sui balconi i fiori della primavera. Ma le primavere, per fortuna, ritornano sempre. Eccoli e li riconosci subito, immutabili nell’archetipo che li descrive. Chi studia, chi è timido, chi ride, chi s’affrunta. Eccoli.
“È stata un’emozione avere qui tutti questi ragazzi oggi – ha detto il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo Renato Costa -. Portano qui la loro felicità di vaccinarsi: lo fanno con gioia perché sanno che è un ritorno alla vita. Non preferiscono un vaccino all’altro, anche se tendenzialmente ha più successo il Johnson per il suo essere monodose. Non hanno nessuna paura, solo entusiasmo. È bello vedere come questi giovani comprendano a pieno l’importanza della campagna vaccinale: hanno capito che più siamo, prima ne usciamo”.
Identiche scene a Messina, dove c’era l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla: “Questa iniziativa ha l’obiettivo di mettere in sicurezza le giovani generazioni e dare un segnale della persistente presenza del rischio virale nella società”. I ragazzi lo sanno, lo hanno compreso benissimo. Chissà se ascoltano Baglioni o se preferiscono altro. Quello che conta è che hanno radici concrete e ben piantate. E che stanno dando una lezione di responsabilità.