Filoramo: "Anacronistica richiesta |di variante in via San Lorenzo" - Live Sicilia

Filoramo: “Anacronistica richiesta |di variante in via San Lorenzo”

Il capogruppo Pd: "I Prusst non rispondono più alle esigenze della città di Palermo".

Consiglio comunale
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PALERMO – “Dopo diciassette anni i Prusst approvati nel 1999 continuano a riservare sorprese. Non solo da quando sono stati ideati, in molti casi, sono sono rimasti lettera morta, ma cosa assai più grave sono ‘anacronistici’ e non rispondono più alle esigenze della città di Palermo”. Lo dice Rosario Filoramo, capogruppo del Pd al consiglio comunale. “Quello che doveva essere nell’intenzione del legislatore uno strumento agile e snello di pianificazione urbanistica, che facesse incontrare l’interesse pubblico con quello degli imprenditori, nelle mani dei sindaci di Palermo, che dal 1999 ad oggi si sono avvicendati alla guida della città, ha marciato al ritmo di un pachiderma. La richiesta di un’ulteriore variante urbanistica nell’area limitrofa a quella identificata nel PRUSST della Maddalena, in Via San Lorenzo, è assolutamente anacronistica in presenza delle procedure avviate per la revisione del nuovo PRG – spiega Filoramo -. La proposta infatti prevede lo scorporo da un area D2 (industriale soggetta a pianificazione particolareggiata, da destinare a nuovo parcheggio privato. Non ho nulla in contrario con l’interesse del privato, ma ancora una volta il comune viene meno al suo diritto dovere di pianificazione urbanistica, soccombendo davanti ad interessi privati. Nella fattispecie siamo in un area strategica dal punto di vista dei servizi. A pochi metri dalla sede della ex Provincia, futura sede della nuova città metropolitana. Quell’area necessita di un intervento di pianificazione straordinaria, immediato, da recepire nel nuovo PRG, con l’obiettivo di dotare dei servizi essenziali la zona, per esempio il completamento della Via Spadolini, con la realizzazione di una rotatoria all’intersezione con via Sanlorenzo che elimini il semaforo, parcheggi pubblici e cosa da non sottovalutare, il rispetto del diritto di ciascun proprietario di area di ottenere la destinazione urbanistica completa di essa. Chi è proprietario di una area in zona D2 dal 1997 attende il piano particolareggiato ed è rimasto inattivo da allora. Se si pianifica lo si faccia per tutti”.

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