PALERMO – La cifra più consistente che balza agli occhi riguarda l’assessorato alle Infrastrutture, retto dal meloniano Alessandro Aricò: 54 milioni di euro. Scorrendo le tabelle del bilancio della Regione Siciliana, con le previsioni di spesa che accompagnano la legge di stabilità 2026-2028, si scopre una seconda Finanziaria.
Una manovra ‘parallela’, senza norme scritte ma fatta di molti aumenti dei capitoli di spesa dei vari assessorati. Cifre che si sommano alle normali voci rifinanziate e che si collegano a leggi regionali, più o meno datate nel tempo, traducendosi anche in patrocini di varie iniziative. Il tutto viaggerà in allegato al testo della Finanziaria a partire da oggi, lunedì 15 dicembre.
Il ‘tesoretto’ dell’assessorato alle Infrastrutture
I 54 milioni affidati all’assessorato Infrastrutture sono destinati al Fondo progettazione per la realizzazione di nuove opere pubbliche, per la manutenzione e il completamento di quelle esistenti e per gli interventi di adeguamento sismico di edifici pubblici e di culto, senza dimenticare i beni confiscati alla mafia. Un ‘tesoretto’ sul quale per primo accese i fari qualche settimana fa il deputato M5s Adriano Varrica.
La stessa voce nel 2025 era stata dimensionata a 9,3 milioni di euro ma nelle previsioni della giunta regionale per questa Finanziaria la cifra si è ingrossata fino a 50 milioni. La commissione Bilancio dell’Ars ha poi piazzato la classica ciliegina sulla torta: altri quattro milioni di euro per un totale di 54 nel solo 2026. Lo stesso assessorato gestirà i tre milioni aggiuntivi che la seconda Commissione ha voluto aggiungere ai 350mila euro inizialmente previsti per il 2026 per la continuità territoriale dell’aeroporto Pio La Torre di Comiso.

I fondi per i Beni culturali
Un altro assessorato targato Fratelli d’Italia, quello ai Beni culturali, diretto da Francesco Scarpinato, ha potuto contare su un aumento di budget per finanziare “iniziative di carattere culturale, artistico e scientifico di particolare rilevanza”. Una voce nata con una legge del 1979 e che alla vigilia di questa Finanziaria partiva con una possibilità di spesa pari a tre milioni di euro nel triennio 2025-2027. La tabella che sarà approvata dall’Aula con un solo voto prevede due milioni e 350mila euro per il solo 2026, cui seguiranno 2,1 milioni per il biennio 2027-2028.
Ed è sempre lo stesso assessorato ad avere beneficiato di un plafond consistente delle somme derivanti dal Fondo di solidarietà dei parchi archeologici, attraverso il quale si finanziano le spese di funzionamento dei parchi con minori entrate. La voce prevedeva 2,4 milioni per il 2025, mentre nessuna spesa era stata preventivata per il triennio successivo. La Giunta è intervenuta con nove milioni da potere spendere tra il 2026 e il 2028 e la commissione Bilancio ha aggiunto un altro milione per l’anno che sta per arrivare. In totale l’assessorato di Scarpinato potrà contare su dieci milioni di euro in più per tre anni.

Anche al Turismo budget in aumento
Un altro assessorato di ispirazione meloniana, quello al Turismo, che vede Elvira Amata nella stanza dei bottoni, potrà godere di un aumento delle spese previste per le proprie finalità: incrementare i flussi turistici anche attraverso un calendario ufficiale di “manifestazioni ed eventi di grande richiamo”. Si è passati dai 12,5 milioni del precedente bilancio triennale ai 16,5 per il triennio 2026-2028. A questi fondi si aggiungono altri 900mila euro per la stessa finalità nel solo 2026, ma con le risorse destinate esclusivamente ai comuni e a “istituzioni sociali private”.

Il boom dell’Agricoltura
Si ingrandisce anche la fetta a disposizione dell’assessorato all’Agricoltura, targato Lega, con Luca Sammartino, per la valorizzazione dei prodotti agricoli siciliani e la loro promozione nel mercato nazionale e all’estero. In questo caso si passa da una spesa triennale di 3,6 milioni a 5,7 milioni per il prossimo triennio (2,5 nel solo 2026).
Lo stesso assessorato, tramite il dipartimento Agricoltura, potrà erogare contributi ai comuni “per la razionalizzazione degli interventi nel settore agricolo”. Per questa voce il finanziamento del 2025 è stato di un milione e mezzo di euro, mentre per i prossimi tre anni la spesa ha un boom: sei milioni e 480mila euro. Lo stesso tipo di interventi, ma in favore delle imprese, varrà cinque milioni e 550mila euro. Il computo complessivo in tre anni per l’assessorato di viale Regione Siciliana è di 17,7 milioni di euro.

Più risorse per le Ipab
Lievita anche il capitolo di bilancio previsto per gli interventi finanziari in favore delle Ipab, gestito dall’assessorato alle Autonomie locali che al momento è in capo al governatore Renato Schifani. Si è passati dai 3,5 milioni di euro all’anno nel triennio 25-27 ai complessivi 15 milioni previsti nell’attuale legge di stabilità dal 2026 al 2028.
Energia, più fondi per Colianni
Trecentomila euro andranno invece all’assessorato all’Energia, a guida Mpa con Francesco Colianni, nel 2026: finanzieranno iniziative “direttamente promosse dall’assessore” che mirano a “promuovere campagne di comunicazione”. Nel 2025 la voce aveva avuto un peso pari a 120mila euro.

Sanità, fondi per il personale in comando
Spulciando le tabelle che accompagnano il testo della Finanziaria emergono anche i 13 milioni di euro che la Giunta ha voluto inserire nel bilancio triennale come rimborso alle aziende sanitarie e ospedaliere per il personale in comando da altre amministrazioni.
Il capitolo dell’assessorato all’Economia
Altri seicentomila euro sono previsti per le spese di comunicazione, dal 2026 al 2028, dell’assessorato all’Economia, dove la cabina di regia è affidata ad Alessandro Dagnino. L’obiettivo è pubblicizzare le iniziative di politica economica messe in campo dall’assessorato.

Autonomie locali, nel 2026 tre milioni per iniziative nei Comuni
Aumenta di un milione di euro, passando da due a tre per il 2026, il budget affidato all’assessorato Autonomie locali per il finanziamento di “iniziative di carattere sociale, economico e culturale svolte dagli enti locali nel territorio regionale” anche in collaborazione con fondazioni e associazioni. Si tratta di un fondo nato con la legge di stabilità 2023-2025. L’obiettivo finale è quello di “valorizzare le tradizioni locali, rafforzare la coesione sociale e lo sviluppo dell’economia”.
Attività produttive, budget da 8,6 milioni
Segno più anche per il capitolo destinato alle spese per l’organizzazione di eventi per la promozione dei prodotti siciliani, sotto la regia dell’assessorato alle Attività produttive guidato dal forzista Edy Tamajo. Si è passati dai 6,7 milioni del periodo 2025-2027 agli 8,6 milioni del triennio 2026-2028.

Risorse aggiuntive per l’assessorato Istruzione
Anche l’assessorato all’Istruzione, guidato dal leghista Mimmo Turano, oltre ai rifinanziamenti di varie voci, potrà contare su un aumento: è quello del fondo destinato alle manifestazioni organizzate da scuole, università ed enti di ricerca “anche tramite soggetti terzi”. Nel 2025 la spesa è stata di 455mila euro: la Giunta, nel ddl base, ha fissato la dotazione 2026 in seicentomila euro ma in commissione bilancio sono stati aggiunti altri 150mila euro, per un totale complessivo di 750mila euro.

Anche per l’Ambiente ‘segno più’
Rifinanziato con 110mila euro, invece, il capitolo di bilancio destinato ai contributi in favore di privati “per iniziative volte alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente”, gestito dagli uffici dell’assessorato guidato da Giusi Savarino (FdI). Lo stesso assessorato vede lievitare i 500mila euro utilizzati nel 2025 per contributi alle amministrazioni locali sempre per “valorizzare e tutelare l’ambiente”: nel prossimo triennio saliranno ad un milione e 650mila euro.

Finanziaria, le altre spese
Dal testo della Finanziaria, che subirà comunque una cura dimagrante, spuntano altre piccole norme di spesa. Misure inserite anche dai partiti in commissione Bilancio e che si aggiungono agli interventi principali su quali il governo punta: le norme che stimolano le assunzioni a tempo indeterminato, quelle sul south-working e quelle per gli investimenti nella SuperZes.
Street art e Guglielmo il Conquistatore
C’è un fondo per la “creatività urbana”, che finanzia con duecentomila euro la ‘street art’ per riqualificare le periferie degradate, e ci sono i 500mila euro per consentire alla Regione di aderire nel 2027 all’Anno europeo dei Normanni, in occasione del millenario della nascita di Guglielmo il Conquistatore. Entrambe le misure sono state inserite con emendamenti a firma Pd. Ci sono poi ulteriori 500mila euro affidati all’assessorato al Turismo, sport e spettacolo per “favorire” l’organizzazione di eventi di rilievo nazionale e internazionale in Sicilia.
I fondi per l’alluvione del 2009 nel Messinese
Alcune voci in uscita, come il contributo in favore dei comuni della provincia di Messina colpiti dall’alluvione del 2009, non sono una novità ma in questo caso il finanziamento annuo previsto è stato anche aumentato giungendo fino al milione di euro. La misura, cara a Sud chiama nord di Cateno De Luca, finanzia per il 50% il Comune di Messina e per la restante parte Fiumedinisi, Scaletta Zanclea e Itala.
Contributo ai Castelli di Sicilia
Aumenta anche il contributo destinato al consorzio ‘Cultura e tradizioni dei castelli di Sicilia’, che passa dai 150mila euro del 2025 ai duecentomila euro di quest’anno. Il 2026, se il testo del ddl dovesse essere confermato anche dall’Aula, porterà centomila euro anche nelle casse del comune messinese di Santa Lucia del Mela, guidato dal deputato Scn Matteo Sciotto: soldi destinati a finanziare gli eventi di ‘RespiArte’. Finanziata anche la Giornata della memoria dell’eruzione dell’Etna del 1669, fortemente voluta nel 2022 dal governo Musumeci. Il budget previsto è di duecentomila euro per il solo 2026.
I contributi alle Fondazioni Presti e Tusa
Sorridono inoltre tre fondazioni: quella intitolata ad Antonio Presti, l’imprenditore-mecenate creatore della Fiumara d’arte; quella creata nel nome di Sebastiano Tusa, l’archeologo tragicamente scomparso in un disastro aereo in Etiopia nel marzo 2019 mentre ricopriva la carica di assessore ai Beni culturali; la Fondazione Villa De Pasquale.
Alla Fondazione Presti andranno 250mila euro per la creazione, la valorizzazione e la manutenzione del ‘Museo diffuso di arte contemporanea‘, costituito da diverse realtà: la Fiumara d’arte; il nuovo Atelier sul mare (albergo realizzato dello stesso Presti a Reitano, nel Messinese); il museo a cielo aperto ‘Asteroide 20049’ a Villa Margi, frazione di Reitano; Magma, il museo a cielo aperto del quartiere catanese di Librino; ‘La Grande Madre Etna – I Belvedere dell’Anima’. Presti continuerà poi a godere di un contributo da 300mila euro per la sua fondazione e per la realizzazione della ‘Triennale della contemporaneità’.

La Fondazione Sebastiano Tusa, invece, riceverà un contributo straordinario di 250mila euro. Serviranno per “tutelare, diffondere, promuovere e valorizzare” la figura dell’archeologo e per realizzare progetti “di rilevanza internazionale”. Resta il finanziamento anche per la Fondazione Villa De Pasquale, a Contesse, frazione di Messina: poco meno di 400mila euro anche per quest’anno.

