Finanziaria, caos su Sicilia e-servizi | Riscossione Sicilia, Crocetta tratta - Live Sicilia

Finanziaria, caos su Sicilia e-servizi | Riscossione Sicilia, Crocetta tratta

A Palazzo dei Normanni riprende l'esame della legge di stabilità. Via libera a norme su Forestali e Pip. Arrivano tra le polemiche i fondi per testimoni di giustizia. La società guidata da Ingroia perde il "monopolio" sull'informatica.

PALERMO – Un’ecotassa per i Comuni che non raggiungeranno almeno il 65 per cento di raccolta differenziata. È una delle norme approvate oggi all’Ars. Si tratta di un tributo speciale che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2017 che sarà proporzionato alla percentuale di “differenziata”. Più saranno i rifiuti conferiti in discarica, più crescerà l’ecotassa da versare alle casse della Regione. Solo i comuni che superano il 65 per cento di differenziata non saranno tenuti al pagamento del tributo. Tra le norme della Finanziaria che hanno ottenuto il sì di Sala d’Ercole anche i piani di utilizzo delle aree demaniali marittime dei comuni. L’approvazione da parte dell’assessorato del Territorio e ambiente dovrà intervenire entro il termine perentorio di novanta giorni dal ricevimento della delibera di adozione del consiglio comunale, decorsi i quali i Piani acquisiscono efficacia.

Un emendamento all’articolo 37 a firma del M5S ha destinato 800 mila euro per le opere di bonifica della miniera Bosco Palo di San Cataldo e altri 200 mila euro a quella Cozzo Disi in territorio di Casteltermini, che serviranno per la messa in sicurezza delle sue parti sotterranee. L’obiettivo è quello del recupero in chiave turistica. Approvata, poi, la norma sulla gestione delle risorse idriche. È stato inserito un periodo transitorio nel quale rimangono vigenti le tariffe decise dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.

In mattinata, intanto, era arrivata la stangata su Sicilia e-servizi. Il governo “può avvalersi” della società per le attività informatiche. Solo una eventualità, dopo l’approvazione dell’articolo in Finanziaria sulle società partecipate. Contro quella norma, il governo aveva presentato un emendamento soppressivo. Ma l’esecutivo di Crocetta è andato sotto. E così, la norma è passata. Togliendo, di fatto, alla società guidata da Antonio Ingroia, il “monopolio” su quei servizi. E le società partecipate della Regione sono state al centro del dibattito di oggi in occasione dell’esame della Finanziaria.

Polemiche, ad esempio, anche su Riscossione Sicilia. L’articolo che rigurda la società guidata da Antonio Fiumefreddo infatti prevede un contributo di 17 milioni di euro. Contro il quale si sono scagliati molti deputati. In difesa di Riscossione è intervenuto direttamente il presidente Crocetta che ha chiesto un incontro, al termine della seduta, con i capigruppo.

Approvate, infine, la norma che prevede nuovi stanziamenti per i testimoni di giustizia. Anche in questo caso non sono mancate le polemiche. Non sono stati pochi infatti i deputati che hanno chiesto apertamente che gli stipendi di questi lavoratori venissero posti a carico dell’Agenzia per i beni confiscati alla mafia. Ma l’articolo è passato nella formulazione originaria: costerà altri 800 mila euro, per le vecchie e per nuove assunzioni da compiere nel 2016. 

20.15 Dopo l’approvazione dell’articolo 40 il vice presidente Lupo ha rinviato la seduta a domani mattina alle 11.

20.14 Al termine della seduta il presidente Crocetta ha chiesto di incontrare i capigruppo sul caso Riscossione Sicilia.

20.13 Approvato l’articolo 40. La norma prevede che sarà l’assessorato del Territorio e ambiente ad approvare i Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime adottati dai comuni (ai quali spetta la predisposizione della documentazione necessaria per la valutazione ambientale strategica). L’approvazione dovrà intervenire entro il termine perentorio di novanta giorni dal ricevimento della delibera di adozione del consiglio comunale, decorsi i quali i Piani acquisiscono efficacia.

20.08 Passa un sub emendamento soppressivo del comma 3 ter presentato dal M5s.

19.58 Caos sule concessioni demaniali. Seduta nuovamente sospesa.

19.45 Laccoto (Pd): “La norma andava approfondita. Non possiamo dare una sanatoria per uso abitativo per i beni demaniali”.

19.40 La seduta è stata sospesa per qualche minuto.

19.35 Si discute l’articolo 40 sui piani di utilizzo delle aree demaniali marittime.

19.10 Recupero delle miniere siciliane in chiave turistica. Questo grazie ad un emendamento all’articolo 37 della finanziaria a firma del M5S, che destina 800 mila euro per le opere di bonifica della miniera Bosco Palo di San Cataldo e altri 200 mila euro a quella Cozzo Disi in territorio di Casteltermini, che serviranno per la messa in sicurezza delle sue parti sotterranee. La miniera Cozzo Disi è già visitabile all’esterno, con il nuovo stanziamento sarà possibile valorizzarne il sottosuolo, che è stato già in parte riqualificato, grazie a finanziamenti europei e regionali i cui risultati rischiavano, però, di essere vanificati dall’incuria. “Con queste somme – affermano i deputati Giancarlo Cancelleri e Matteo Mangiacavallo – si aprono le porte ai visitatori in tutta la miniera, per permettergli di vedere come era la vita al suo interno. Si tratta di un passaggio obbligato che ci consentirà di valorizzare il nostro passato per farne un’opportunità di turismo per il futuro”. Il lavoro cominciato l’anno scorso dal M5S, che ha ottenuto lo stanziamento di oltre 650 mila euro per la miniera nissena di Trabonella, continua pertanto con questi due nuovi importanti finanziamenti “che ci permetteranno – dice Cancelleri – di recuperare il passato per farne un risorsa per il futuro”.

19.00 Sono due gli emendamenti presentati dal gruppo parlamentare di Sicilia democratica volti a recuperare i finanziamenti necessari alla tutela del patrimonio architettonico regionale. “Si tratta – spiega il capogruppo Coltraro – di due norme grazie alle quali si chiedono le risorse disponibili dei programmi comunitari per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei siti di rilevanza storica e la loro messa in sicurezza, ma anche la loro riqualificazione grazie alla emanazione di bandi internazionali per concorsi di idee, che possano attirare la partecipazione dei giovani talenti.” “Gli emendamenti – prosegue – sono indispensabili ad avviare un percorso concreto che permetta l’acquisizione dei fondi in tempi certi e la conseguente programmazione della messa in sicurezza del vasto patrimonio di beni e dei siti di rilevanza storica presenti su tutto il territorio”

18.48 Prosegue il dibattito sugli articoli riguardanti il Piano per il demanio.

18.25 Cascio (Ncd): “Questa norma è stata decisa senza alcun confronto con le categorie interessante. E’ una forzatura”.

18.23 Si passa all’articolo che prevede la regolamentazione delle concessioni demaniali.

18.18 Approvato l’articolo 39 sulla gestione delle risorse idriche: inserito un periodo transitorio nel quale rimangono vigenti le tariffe decise dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI)

18.16 Approvato l’articolo, modificato da un emendamento che destina 400 mila euro alla bonifica di Cozzo Disi a Casteltermini.

18.15 Alcuni deputati chiedono di estendere il finanziamento alla bonifica di del sito di Cozzo Disi a Casteltermini.

18.01 Si passa all’esame dell’articolo 37 che prevede lo stanziamento di un milione per la messa in sicurezza di un sito minerario dismesso nel Comune di San Cataldo.

18.00 Approvato l’articolo che introduce l’ecotassa per i Comuni.

17.42 Interviene l’assessore all’Energia Contrafatto: “Noi in Sicilia una tassa sui rifiuti la paghiamo già dal 1997. I Comuni che portano in discarica pagano tutti un tributo. Lo scopo di questo articolo è quello di rimodulare il tributo, in modo che i Comuni che hanno raggiunto alti livelli di raccolta, possano pagare meno di quelli che la raccolta differenziata continuano a non farla”.

17.33 Crocetta: “Una norma che non preveda sanzioni credete davvero che possa essere rispettata? Questa norma non prevede nè inceneritori nè termovalorizzatori”.

17.18 Alloro (Pd): “Sono favorevole a una norma che incentivi la raccolta differenziata. Ma non si può ancora perdere del tempo: serve una vera riforma dei rifiuti che ci indichi la direzione verso cui questa regione vuole andare. Riguardo a questa norma, magari si potrebbero rivedere un po’ le percentuali, visto che i Comuni sono già abbastanza tartassati”.

17.10 Palmeri (M5S): “Non è vero. I termovalorizzatori creano nanoparticelle che si insinuano nelle acque e nel suolo, creando danni e aumento delle neoplasie”.

17.07 Lo Sciuto: “Non è vero che i termovalorizzatori inquinano”.

17.03 Di Mauro: “Noi rischiamo di creare un ulteriore danno per i cittadini e i Comuni che hanno dei contratti in essere e che sarebbero costretti a sottoscrivere nuovi contratti per le attrezzature e i servizi”.

16.53 Formica (Lista Musumeci): “Inutile parlare di termovalorizzatori. Quelli sono inceneritori. E comunque in Europa di questi impianti non si parla più da anni”.

16.37 Alongi (Ncd): “Non si possono scaricare sui sindaci il peso di una mancanza di programmazione generale sulla raccolta”.

16.33 Lombardo (Mpa): “Come è possibile che il governo Crocetta che da sempre si è battuto contro i termovalorizzatori, oggi dà il proprio assenso a questi impianti?”.

16.26 Grasso (Grande Sud): “Pensare di poter ragiungere il 65 per cento di differenziata, quando il sistema non è a regime, è un errore che ricadrà sui cittadini. La penalità porterebbe i Comuni a richiedere quei soldi ai cittadini”.

16.22 Fazio (Misto): “Se molti Comuni non hanno raggiunto buoni liveli di differenziata, la colpa non è solo loro”. Fazio presenta un emendamento che sopprime l’articolo.

16.18 Si passa all’articolo 35, che prevede l’ecotassa per i Comuni che non rispetteranno i livelli di raccolta differenziata.

16.15 Ripresa la seduta. Approvati gli articoli 36 e 38. Il primo crea un fondo con cui anticipare le somme che i Comuni devono utilizzare per bonificare i siti contaminati. Il secondo stanzia una cifra di 250 mila euro per i “piani di caratterizzazione” dei siti usati come discariche.

16.05 “Garantire ai 75 dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia continuità di occupazione, sotto qualunque forma possibile, è un investimento per la Regione Siciliana”. Lo dichiara il deputato di Sicilia Futura Totò Lentini. “Il personale di Sviluppo Italia– continua Lentini – possiede competenze professionali di alto profilo che mancano alla Regione. Il settore del lavoro è in questo momento tra i più penalizzati e mancano soggetti competenti e capaci a portare avanti gli strumenti di finanziamento comunitari. Non sono affezionato a nessuna ipotesi giuridica riguardo la prosecuzione di Sviluppo Italia. Quello che so per certo è che non possiamo permetterci di perdere una sola unità di personale che possiede strumenti e competenze utili a tirarci fuori dalla palude in cui ci troviamo”

15.59 Tra pochi minuti riprenderà la seduta d’Aula.

Il governo “può avvalersi” di Sicilia e-servizi per le attività informatiche. Solo una eventualità, dopo l’approvazione dell’articolo in Finanziaria sulle società partecipate. Contro quella norma, il governo aveva presentato un emendamento soppressivo. Ma l’esecutivo di Crocetta è andato sotto. E così, la norma è passata. Togliendo, di fatto, alla società guidata da Antonio Ingroia, il “monopolio” su quei servizi.

Una stangata, che secondo il deputato Mpa Lombardo “porterà alla chiusura della società”. E le società partecipate della Regione sono state al centro del dibattito di oggi in occasione dell’esame della Finanziaria. Polemiche, ad esempio, anche su Riscossione Sicilia. L’articolo che rigurda la società guidata da Antonio Fiumefreddo infatti prevede un contributo di 17 milioni di euro. Contro il quale si sono scagliati molti deputati. Tra questi, il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone: “Questa società non funziona, inutile girarci attorno”. E in difesa di Riscossione è intervenuto direttamente il presidente Crocetta: “La bocciatura di questa norma avrebbe conseguenze gravissime. Non possiamo mica dire a Equitalia di prendersi gli 800 dipendenti… Le perdite di Riscossione Sicilia sono dovute anche a un mutuo con Monte dei Paschi di Siena”. Poi, il governatore ha chiesto all’Aula: “Ci si lamenta tanto per i fondi da dare a Riscossione, ma quanto spendiamo invece per i Pip?”. Infine Crocetta ha chiesto di discutere la questione in una conferenza dei capigruppo. Così l’articolo è stato temporaneamente accantonato.

Approvate invece la norma che prevede nuovi stanziamenti per i testimoni di giustizia. Anche in questo caso non sono mancate le polemiche. Non sono stati pochi infatti i deputati che hanno chiesto apertamente che gli stipendi di questi lavoratori venissero posti a carico dell’Agenzia per i beni confiscati alla mafia. Ma l’articolo è passato nella formulazione originaria: costerà altri 800 mila euro, per le vecchie e per nuove assunzioni da compiere nel 2016. L’esame della manovra riprenderà nel primo pomeriggio”.

 

13.44 Seduta sospesa.

13.42 Approvato l’articolo 34 sull’edilizia agevolata.

13.40 Crocetta chiede di approfondire questo articolo a una conferenza dei capigruppo. L’articolo viene accantonato.

13.38 Crocetta: “Ci stiamo lamentando per le spese di Riscossione Sicilia. Ma vi chiedo: quanto spendiamo ogni anno per i Pip?”.

13.28 Crocetta: “Richiamo l’Aula al senso di responsabilità. Rischiamo di vanificare lo sforzo di risanamento che sta mettendo in campo questo governo. Non possiamo pensare di far chiudere la società in un giorno. Non possiamo mica dire a Equitalia di prendersi gli 800 dipendenti… Le perdite di Riscossione Sicilia sono dovute anche a un mutuo con Monte dei Paschi di Siena”.

13.15 Falcone: “Riscossione Sicilia perde 33 mila euro al giorno. Questo ente non è strategico per la Sicilia”.

13.02 Lombardo: “State ammazzando Sicilia e-servizi, che adesso dovrà chiudere. Spero non si voglia fare la stessa cosa con Riscossione Sicilia”.

12.50 Baccei: “Se non approviamo questa norma, mettiamo in difficoltà Riscossione Sicilia, che rischia di non potere pagare gli stipendi”.

12.41 Si passa all’articolo che prevede il riconoscimento a Riscossione Sicilia di un finanziamento di 17 milioni dovuti a debiti della Regione nei confronti della società partecipata.

12.35 Accantonato l’articolo sulle società partecipate. Approvato quello successivo che prevede un contributo per l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente.

12.20 Tanti gli interventi in favore della società partecipata regionale. Ardizzone pone però un problema procedurale: gli inteventi “salva Sviluppo Italia Sicilia” sono presenti solo in emendamenti aggiuntivi al momento inammissibili.

12.09 Anche Milazzo (Forza Italia), Di Giacinto (Pse), Panepinto (Pd) e Alongi (Ncd) intervengono in difesa di Sviluppo Italia Sicilia.

12.04 Il deputato di Grande Sud Grasso chiede notizie sul futuro di Sviluppo Italia Sicilia: “Il governo invece di dare tutte le commesse a Roma, faccia lavorare i nostri dipendenti”.

11.59 Il governo battuto su un emendamentamento soppressivo. E’ una vera e propria stangata per Sicilia e-servizi. La norma di fatto “abolisce” il monopolia della società, visto che consentirà ai dirigenti dei dipartimenti di avvalersi non solo dell’azienda guidata da  Ingroia ma anche di altre società.

11.57 Si passa alla norma sui servizi nelle società partecipate. L’articolo prevede anche il finanziamento di 550 mila euro per la Società Interporti siciliani.

11.50 Approvato l’articolo con un emendamento del governo che prevede nuove assunzioni di testimoni di giustizia.

11.38 Formica (Lista Musumeci): “La norma è giusta. Ma da come è stata gestita emerge la confusione del governo anche su temi che dovrebbero essere caratterizzanti dello stesso governo”.

11.35 Anche Alongi (Ncd) difende la norma.

11.33 Panarello (Pd): “Sarebbe singolare che il parlamento, dove tutti affermiamo di essere a sostegno della legalità, si tiri indietro di fronte a un provvedimento come questo.

11.30 Siragusa (M5S): “Questo finanziamento determina un debito fuori bilancio, manderemo le carte alla Corte dei conti”.

11.25 Lentini (Sicilia futura): “Gli stipendi devono essere pagati dall’Agenzia per i beni confiscati”.

11.20 Greco (Mpa): “Queste persone hanno fatto un atto eroico. Ma il ministro Alfano trasferisca alla Sicilia le somme per pagare i loro stipendi”.

11.15 Polemiche sull’articolo riguardante i contributi per i testimoni di giustizia.

Riparte la maratona per l’approvazione della Finanziaria regionale. Ieri l’Aula si è fermata all’approvazione dell’articolo 18, che ha previsto le discusse norme sugli ex Pip. A inizio seduta, accantonati i complessi articoli riguardanti le garanzie occupazionali dei Forestali e la spending review sugli enti regionali. Approvato invece l’articolo che prevede l’esclusività nell’appartenenza ai bacini regionali. In pratica, un precario siciliano non può essere iscritto in diversi elenchi (tra gli altri, quelli riguardanti i Consorzi di bonifica, l’Esa e i forestali. A proposito di garanzie occupazionali, via libera all’articolo che assicura i fondi per i lavoratori forestali e agli incentivi alla fuoriuscita dal bacino degli ex Pip.

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