Cateno De Luca è all'ennesima giravolta. Per un anno ha puntato su Schifani, rivedendo radicalmente i suoi giudizi sul presidente e la coalizione che lo sostiene (internet da questo punto di vista è micidiale, perchè è tutto lì) e poi, avendo in precedenza taciuto su quella relativa a Galvagno e ad Amata, dopo la vicenda Cuffaro ha dovuto prendere atto del grave errore strategico commesso e, incalzato da La Vardera, ha provato a caratterizzarsi nuovamente come opposizione. Nel frattempo ha creato un nuovo Movimento e ha perso metà del consenso che riscosse alle passate elezioni. Il che rappresenta la pietra tombale sul sogno di diventare un giorno il "sindaco di Sicilia". Certo, nessuno gli toglierà la poltrona da deputato all'Ars, perchè da quel punto di vista ha ancora i voti per coglierla, ma il resto è stato ormai archiviato dai troppi errori commessi (vedasi pure elezioni a Monza-Brianza ed europee) e dall'incapacità di lavorare per il lungo periodo mettendo da parte nel breve l'ego smisurato che lo caratterizza dal punto di vista politico.


Il Direttore ha ragione: nessuna classe dirigente, di qualunque colore, nasce dal nulla. Qualcuno li ha votati e queste persone siamo noi.
Questa classe politica, (incapace, impreparata, inadeguata e anche……corrotta) è l’ espressione della società civile, cioè la brutta fotocopia del popolo siciliano.
La gente si lamenta ma siamo sicuri che accetteremo una vera democrazia, dove a rappresentarci siano le persone più preparate, più capaci e più oneste?
Dove non esistano “amici degli amici’, né favori da ricambiare, magari, con il voto?
Oggi i “deputati” regionali sono uno spaccato di una realtà clientelare, dove non sei nessuno se non appartieni a qualcuno.
Oltre il 50% dei nostri rappresentanti politici ( europei, nazionali, regionali, comunali, circoscrizionali) hanno cambiato …casacca, anche più volte, portandosi appresso un numero notevole di fedelissimi elettori.
Oltre un terzo di loro ha o ha avuto problemi con la giustizia ma nonostante questo la gente continua a votarli.
Quasi tutti hanno favorito l’ assunzione di un proprio familiare o fedelissimo in un posto pubblico ma ciò non è stato considerato un fatto negativo dai propri elettori, anzi.
Molti hanno abusato del proprio ruolo pubblico ma questo è considerato normale dalla gente, anzi sarebbe stato strano il contrario.
Le parole del Presidente dell’ Assemblea regionale : “Qui c’è gente però che ha incassato e gente che è rimasta a bocca asciutta e non funziona…… Mi dispiace ma io difendo i colleghi parlamentari che realmente non hanno ottenuto nulla”, non ha scandalizzato nessuno.
La Sicilia va commissionata perché il nostro popolo non è maturo per la democrazia, sempre che la democrazia sia la migliore forma di governo possibile.
Puntiamo i nostri strali contro noi stessi perché proprio noi nell’ultima tornata abbiamo “portato” l’attuale maggioranza di centrodestra al governo di Sicilia. Però Totò Cuffaro chi lo ha eletto? Ma lasciamo perdere, qualche amico… (di Beccaria) potrebbe prenderla male. Pensiamo ad un altro, allora, a quel Lombardo che mentre convintamente sostiene che il governo regionale deve andare avanti, al momento di votare la finanziaria i suoi si sono dileguati. Sì, il deputato Mpa Giuseppe Lombardo era assente al momento del voto perché in bagno, e gli altri? Questa la possibile risposta: da Catania, a un certo momento di quella notte, don Raffàe’ avrebbe ordinato ai suoi: caquer. Tanto è bastato.
Riflessioni sagge, condivisibili che producono l’amarezza per una realtà complessa da sdradicare, ramificata, le cui responsabilità appartengono all’intero popolo siciliano. La puntata di Report sulla crisi idrica ad Agrigento e la sanità siciliana mi ha fatto rabbrividire. Quando arriverà un Natale di rinnovamento autentico per noi siciliani?