CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato Innocenzo Lavagna, classe 1961, inteso “Enzo Pinocchio”, latitante, destinatario di ordine di carcerazione, emesso in data 15 aprile 2014 dalla Procura Generale di Catania, a seguito della pronuncia della Corte Suprema di Cassazione che rendeva definitiva una sentenza di condanna, emessa in data 31 ottobre 2012 dalla la Corte d’Appello etnea, dovendo espiare la pena di anni 7 di reclusione per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.
Su delega della Procura Generale di Catania, sono state avviate, già dall’aprile dello scorso anno, le indagini finalizzate alla cattura del latitante condotte, sotto il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, da personale della Squadra Mobile – Sezione Criminalità Organizzata “Squadra Catturandi”. Nella serata di ieri, gli uomini della “Catturandi”, con il prezioso contributo di specialisti del Servizio Polizia Scientifica appositamente inviati da Roma per la cattura di Lavagna, sono riusciti a scovare il latitante che aveva trovato rifugio nel rione cittadino “Civita”, nel retro di una bottega adibita a sala da parrucchiere.
L’uomo, è noto esponente storico del clan Sciuto – “Tigna” ed annovera numerosi pregiudizi penali, in specie per reati contro il patrimonio, prevalentemente estorsioni e rapine. Già nel 1995 è stato sottoposto a fermo per associazione per delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio aggravato essendo emerso che il predetto, in concorso con altri malavitosi, stava pianificando l’omicidio di familiari di un collaboratore di giustizia.
In data 2 novembre 2001 Lavagna è stato tratto in arresto da personale della Squadra Mobile, nell’ambito dell’operazione “Game Over”, in esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di numerosi esponenti della citata cosca ritenuti responsabili per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni e rapine. Per tali fatti Lavagna, in data 20.11.2003, è stato condannato dalla Corte di Appello di Catania alla pena di anni cinque e mesi quattro di reclusione. In data 26 giugno 2004, la Squadra Mobile, nell’ambito dell’operazione “Gold King”, ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in data 24.6.2004 dal G.I.P. del Tribunale di Catania a carico di 43 esponenti della cosca Sciuto – “Tigna”, tra cui appunto Lavagna – all’epoca detenuto – ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti, usura, riciclaggio ed altri reati.
La predetta misura cautelare rappresenta una pietra miliare dell’attività di contrasto condotta dalla Polizia di Stato alla consorteria mafiosa Sciuto – “Tigna”, storica ed agguerrita compagine del variegato panorama criminale catanese capeggiata dal noto boss detenuto Biagio Sciuto. Espletate le formalità di rito, Lavagna è stato associato presso la casa circondariale di Catania – “Bicocca”.