PALERMO – “Non credo che l’onorevole Leanza abbia legittimità di pulpito per fare proclami e distribuire pagelle in tema di precari, a meno che non si tratti di un omonimo di quel Lino Leanza con esperienza parlamentare ultra decennale, più volte assessore e quindi uomo di governo già vicepresidente della Regione, e per qualche tempo finanche presidente facente funzione e che dunque ha dirette e evidenti responsabilità. Non sono tollerabili strumentalizzazioni politiche della vicenda, è ora che tutti lavorino disinteressatamente per salvare questi lavoratori che tengono in piedi, sovente, uffici essenziali della pubblica amministrazione regionale”. Lo afferma il presidente del gruppo parlamentare dell’Udc all’Ars, Lillo Firetto replicando alle affermazioni rilasciate a Livesicilia dal fondatore di Articolo4, Lino Leanza.
Che a sua volta ribatte all’ex compagno di partito: “Sì, Leanza sono proprio io. Nessuna omonimia. Lo stesso Lino Leanza che orgogliosamente rivendica la propria storia; che è sempre stato al fianco dei lavoratori nelle piazze, nei cortei, lungo le autostrade a Palermo come a Catania o a Roma. Lo stesso Leanza che ha sempre difeso i precari, i lavoratori, i poveri, i disagiati, i diversamente abili. Lo stesso Leanza che da oltre 10 anni lavora per lo sviluppo della Sicilia e che ha mantenuto la stessa impostazione sia nelle piazze che all’interno delle istituzioni.”.
Il leader di Articolo 4 aggiunge: “Non è mia abitudine redigere pagelle di alcun tipo ne occupare pulpiti che ben altri usano per predicare. La stabilizzazione di questi precari che lavorano anche da 25 anni per l’amministrazione la considero un atto di giustizia. Il precariato non lo abbiamo creato noi, ce lo siamo trovato e dobbiamo risolverlo. Spiace che – conclude Leanza – a fronte di una critica costruttiva, Firetto la prenda sul personale”.