Fiscalità locale e pubblico impiego |Il punto del segretario Uil - Live Sicilia

Fiscalità locale e pubblico impiego |Il punto del segretario Uil

Fortunato Parisi commenta  lo studio su tasse e tariffe locali appena diffuso dal Servizio nazionale Politiche Economiche e Territoriali della Uil.

il rapporto
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CATANIA – “I lavoratori del settore pubblico, ultimo argine al disastro dei servizi resi al cittadino, pagano due volte il prezzo della crisi e delle scelte della nostra classe politica. Da un lato, scontano la scellerata decisione del Governo che ha deciso di insistere nel blocco dei contratti. Dall’altro, sono vessati da un aumento di tasse e tariffe locali che risulta in costante aumento e non è più sopportabile, come dimostra lo studio su tasse e tariffe locali appena diffuso dal Servizio nazionale Politiche Economiche e Territoriali della Uil”. Lo afferma il segretario generale della Uil di Catania, Fortunato Parisi, commentando il rapporto Uil sulla fiscalità locale.

Parisi aggiunge: “L’esperienza sindacale di ogni giorno e la cronaca quotidiana dimostrano come la nostra provincia stia soffrendo sulla propria pelle, talora anche a costo della vita, il progressivo scadimento della rete di risposta di Enti locali e Sanità ai diritti più elementari dei cittadini. Il peggio viene frequentemente evitato grazie alla professionalità e alla sensibilità dei lavoratori pubblici – sempre più spesso precari! – sui quali, però, grava in modo inaccettabile e improduttivo ogni politica di risparmio. Prova ne sia il fatto che in Sicilia, come rivela il rapporto UIL, le uscite correnti non sono diminuite benché sia addirittura scesa dell’8 per cento tra il 2012 e il 2014 l’incidenza del costo del personale nella Sanità, del 5.8 per cento nei Comuni.

Insomma, la gran parte dei tagli incide sui dipendenti pubblici, sottraendo loro potere d’acquisto e impoverendo, quindi, tutta l’economia locale. Intanto, loro come gli altri hanno pagato lo scorso anno rincari di addizionali Irpef, Imu, Tasi, Tariffe rifiuti, bollo auto e imposta Rc Auto che in media sono costati 966 euro a ogni cittadino, 54 euro in più rispetto al 2012″. “La UIL – conclude Parisi – non se ne starà alla finestra, né lo ha fatto in passato. Siamo pronti a intensificare il confronto con le amministrazioni locali perché riduzioni sempre maggiori di trasferimenti di risorse statali e regionali agli enti locali non siano fatte pagare ai lavoratori, alle famiglie, ai cittadini socialmente più deboli. Ai rappresentanti delle istituzioni politiche, intanto, chiediamo di unirsi a noi in una iniziativa per l’equità e il lavoro dignitoso che la UIL porterà avanti in questi mesi con ancora più determinazione. Perché, davvero, i lavoratori e i cittadini non ne possono proprio più !”.

 

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