CATANIA – Sono nella punta Est di Creta, le due barche partite da Otranto il 25 settembre scorso e le 8 partite da Catania il 27 che fanno parte della Freedom flotilla coalition e della Thousand Madleens to Gaza che vogliono raggiungere Gaza come le altre imbarcazioni della Flotilla già fermate da Israele.
Flotilla, barche da Catania verso Gaza
Una delle imbarcazioni è stata gravemente danneggiata da una tempesta ieri e molto probabilmente non potrà riprendere il largo. Le persone a bordo – italiani, francesi, danesi – quindi stanno decidendo come riprendere il viaggio considerato che tutti non potranno salire sulle altre nove imbarcazioni.
I dieci natanti, di piccole dimensioni, stanno attendendo l’arrivo della ‘Conscience, la coscienza dei popoli, una nave che porta a bordo medici infermieri e giornalisti che è partita da Otranto il 30 settembre.
Michele Borgia, portavoce italiano della Freedom Flotilla dice: “Medici, infermieri e giornalisti sono tra i principali obiettivi degli israeliani. Per evitare l’informazione di ciò che avviene a Gaza e per impedire di curare i feriti. Non portiamo solo prodotti alimentari ma aiuti umani. La nostra azione è politica”.
“Conscience – dice Freedom flotilla – non è solo una nave: è un atto di resistenza internazionale, un fronte di popoli che si solleva contro il colonialismo, lo stesso che ha piegato e insanguinato terre, culture, civiltà. È una forma di risposta collettiva contro il potere finanziario globale, i padroni delle guerre, coloro che dominano il pianeta con le loro politiche di riarmo, che alimentano paure, manipolano tensioni e conflitti per continuare a speculare sulla vita e sulla morte”.
“Il principio strategico di base dietro Thousand Madleens, come indica il nome, è quello di inviare “mille barche” finché il mondo non potrà più distogliere lo sguardo e Israele non potrà più fermare ogni barca” hanno detto gli organizzatori di questa nuova piccola missione verso Gaza.

