Fogne in strada a San Giorgio|Espurgo, mezzi senza revisione - Live Sicilia

Fogne in strada a San Giorgio|Espurgo, mezzi senza revisione

Non bastava l'assenza della rete fognaria. A complicare le cose c'è il fermo dei mezzi comunali, privi dei documenti. La questione è arrivata in Consiglio comunale, ma l'intoppo sarebbe alla Regione.

CATANIA – E’ arrivata al limite la situazione in cui si trovano gli abitanti di San Giorgio. Il popolare quartiere, in particolare le abitazioni del versante est dello stradale Cravona, oltre a essere ancora privi della rete fognaria, situazione che si perpetua da sempre e che ora, pare, sia bloccata alla Regione, si è complicata ulteriormente. L’ufficio spurghi del Comune, infatti, sarebbe chiuso da mesi per via dei mezzi senza revisione. Una situazione che condanna gli abitanti a sborsare migliaia di euro rivolgendosi ai privati, o a utilizzare il metodo alternativo, già documentato da LiveSiciliaCatania: scaricare in strada. Con le conseguenze in termini di igiene e cattivi odori.

La questione, ieri sera, è arrivata al Consiglio comunale dove a interrogare l’assessore D’Agata sulla rete fognaria di San Giorgio è stato il consigliere di Area Centro Destra, Salvo Giuffrida, già autore di un’interrogazione relativa all’interruzione del servizio espurgo pozzi neri del Comune, lo scorso mese di maggio. “L’amministrazione deve occuparsi dei problemi delle persone – ha affermato il consigliere; è da queste cose che si vede l’efficacia di un governo, non dal registro catanesi per nascita (all’ordine del giorno ieri sera n.d.r.). I diritti vanno garantiti a tutti”.

Sono circa 3500 le persone che abitano a San Giorgio alto. Alcuni di loro ieri sera erano in aula per ribadire la loro condizione “disumana” e l’urgenza di dare seguito ai lavori di realizzazione della rete fognaria già finanziati dalla Regione. “Non solo non abbiamo fogne – ha sottolineato Giuseppe Parisi, presidente del comitato spontaneo di cittadini – ma l’ufficio espurgo è chiuso e i dipendenti  sono stati spostati all’ufficio Verde pubblico, perché manca la revisione ai mezzi. E non hanno nemmeno rimborsato chi Nemmeno l’espurgo e la fogna finisce in strada.

Le loro ragioni le hanno esposte in una petizione, indirizzata al procuratore Giovanni Salvi, al sindaco e ai vertici Asp,  nella quale domandano di conoscere il motivo per cui, “pur avendo il finanziamento e il progetto pronto”, scrivono, il presidente della circoscrizione e l’assessore comunale non abbiano dato risposta sulla fattibilità dell’opera”.

L’assessore con delega all’Ambiente, Rosario D’Agata, ha risposto in aula. “Su questa questione lavoro da molti anni – ha detto. Fino a poco tempo fa ero fiducioso, perché la Regione mandò una lettera nella quale prometteva la realizzazione della rete fognaria di San Giorgio. Sulla base di quella promessa noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, ma la Regione non ha mantenuto la parola”.

E l’intoppo pare che stia proprio a Palermo, come ha spiegato il consigliere Niccolò Notarbartolo. “Il progetto definitivo è stato mesi negli uffici del Comune – ha spiegato. La Regione lo ha avuto tre mesi fa, ma manca l’atto sbloccare tutto. Anche l’assessore Bosco si era interessato a questo decreto dal quale dipende tutto – ha aggiunto il consigliere democratico. Un intoppo che evidenzia quanto i tempi burocratici non siano compatibili con le esigenze dei cittadini. I residenti di San Giorgio non stanno chiedendo nulla che non possa avere seguito – ha concluso. Non si tratta di un favore ma di un diritto”.


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