CATANIA – In occasione della giornata di ricordo delle Foibe, gli attivisti dell’organizzazione Spazio libero Cervantes hanno dichiarato: “Fasci nelle foibe”, manifesti negazionisti e murales del ricordo deturpati con la falce il martello, sono i simboli della repressione anti-italiana nel Nord-est tra il ’43 e il ’45”. La sinistra e gli antifascisti dimostrano ancora una volta il disprezzo per la storia e la tragedia delle migliaia di italiani infoibati dai partigiani comunisti di Tito” – sottolinea lo Spazio libero Cervantes. “Non solo i convegni negazionisti che intendono perpetuare la menzogna e la rimozione sulla responsabilità storica dei comunisti nei confronti di tanti civili innocenti, ma adesso si arriva pure a invocare apertamente l’odio politico richiamando quello sterminio come ‘soluzione’ per gli avversari politici”.
Per Cervantes ciò è inaccettabile: “I nostalgici della stagione dell’odio sono sempre più isolati a partire dai quartieri popolari e non rappresentano più nessun istanza sociale. Da parte nostra, con i martiri delle Foibe e con gli esuli giuliano-dalmati nel cuore, rinnoviamo anche quest’anno non solo il ricordo negato per cinquant’anni ma anche lapromessa di riscatto per una terra per la quale migliaia di italiani sono caduti”, concludono.