Fondi, il regista è Cimino - Live Sicilia

Fondi, il regista è Cimino

Continuano a delinearsi gli assetti della riforma degli assessorati voluta da Raffaele Lombardo. Tra i cambiamenti nella macchina amministrativa regionale, l'accorpamento di tutti i fondi  strutturali (europei, nazionali e regionali) sotto un'unica regia,  assegnata ieri sera a Michele Cimino, già assessore all'Economia e Finanze.
Assessore Cimino, cosa cambierà, di fatto, con questa nuova organizzazione dei fondi?
"Questa parte della riforma, forse più di altre, è emblematica della realizzazione concreta di quella semplificazione
Novità a Palazzo
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Continuano a delinearsi gli assetti della riforma degli assessorati voluta da Raffaele Lombardo. Tra i cambiamenti nella macchina amministrativa regionale, l’accorpamento di tutti i fondi  strutturali (europei, nazionali e regionali) sotto un’unica regia,  assegnata ieri sera a Michele Cimino, già assessore all’Economia e Finanze.
Assessore Cimino, cosa cambierà, di fatto, con questa nuova organizzazione dei fondi?
“Questa parte della riforma, forse più di altre, è emblematica della realizzazione concreta di quella semplificazione nell’attività regionale, ampiamente professata da Lombardo. Fino a ieri nessuno aveva previsto una sinergia tra fondi europei, fondi nazionali e fondi regionali. Oggi ci si muove verso una direzione nuova e innovativa”.
Quali sono i progetti che avete in cantiere?
“Sicuramente quello di accelerare la spesa, visto che adesso si sono create le condizioni per poterlo fare. Un aspetto sul quale insisteremo molto è quello legato ai tempi di realizzazione: per intenderci, bisogna evitare di continuare a finanziare progetti che hanno tempi di realizzazione lunghissimi, cercando di spingere, invece, in modo tale da arrivare a snellire la burocrazia che accompagna i progetti dall’approvazione alla chiusura dei lavori”.
Guardando a una prospettiva più ampia, perchè bisogna dare fiducia al Lombardo-ter?
“Perché questo governo ha una marcia in più e riesce realmente a collegare la Sicilia al resto d’Italia e d’Europa. Si pensi, ad esempio, all’assessorato alla pesca, prima accorpato alla cooperazione. Oggi, proprio come succede anche a Roma col Ministero per le politiche agricole che accorpa anche la pesca, anche a livello regionale abbiamo adottato una modalità di questo tipo. È iniziata una nuova fase politica. Quando si parla di riforme e innovazione, la gente tende ad essere scettica, ma col tempo ci sarà riconosciuto il merito di quanto realizzato”.


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