CATANIA. L’avvocato Rosario Pizzino di Catania è stato eletto presidente dell’Unione dei Fori Siciliani. Sarà affiancato da Domenico Santoro del foro di Messina, vicepresidente, e Giuseppe Di Stefano del foro di Palermo, come Segretario. L’avvocato Vincenzo D’Anna del foro di Caltanissetta sarà il tesoriere.
Pizzino, già Presidente del Coa di Catania, dopo l’elezione ha dichiarato: “Un sincero ringraziamento ai Fori siciliani per la fiducia, all’Ordine di Catania, a Ninni Distefano, suo Presidente, e al Distretto di Catania per il fermo e convinto sostegno alla candidatura”.
“È – aggiunge – un incarico di prestigio e di responsabilità che, insieme al nuovo Consiglio Direttivo, auspico di potere espletare nel modo più aderente alle esigenze dell’Avvocatura siciliana”.
“Un ringraziamento particolare – prosegue Pizzino – rivolgo al Presidente uscente Giuseppe Di Stefano che, insieme al suo Consiglio Direttivo, ha avuto il difficile compito di guidarci nel periodo della pandemia, riuscendo, con esperienza, saggezza e amichevole vicinanza a tutti noi, e orientando ogni iniziativa alle regole del confronto e del dialogo, a mantenere viva l’azione politica e a rispondere, anche in forma solidaristica, ai bisogni degli Avvocati siciliani”.
“Confido – sottolinea – che l’Unione possa contare, anche per il nuovo quadriennio, sul suo efficace apporto. Molto si è fatto sul tema dell’unità tra i Distretti, e in questo insisteremo ancora: la coesione e l’unità di intenti, pur nel doveroso rispetto dell’autonomia e indipendenza di ciascun Ordine, sono il necessario presupposto per l’autorevolezza e il peso politico.
Dovremo essere attenti allo sviluppo delle democrazie interne, promuovendo la partecipazione attiva, alla vita associativa, di tutti i rappresentanti”.
“L’Avvocatura siciliana – conclude – con suoi autorevoli esponenti, è oggi collocata al vertice degli Enti nazionali, istituzionali e politici: Consiglio Nazionale Forense, Cassa Forense e Organismo Congressuale Forense: questo è un motivo d’orgoglio per tutti noi, ma deve, anche, costituire una motivazione in più sulla strada della nostra efficienza e qualità”.