PALERMO – “Ennesimo macigno sulla testa degli operatori della formazione. In circa 5 mila, messi per strada dalla Regione, rischiano ora di non ricevere un solo euro di cassa integrazione, visto il secco no dell’Inps, che non intende sborsare alcunché fino a quando Palazzo d’Orleans non salderà all’ente previdenziale il proprio debito da 43 milioni di euro. Una situazione che ha assolutamente dell’incredibile, e che rischia di incrementare una tensione sociale già elevata”. Lo dichiara Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars e coordinatore azzurro per la provincia di Palermo.
“Ho incontrato la dottoressa Corsello per conoscere la situazione nel dettaglio – prosegue l’esponente forzista –, e mi ha confermato che per i prossimi tre mesi gli operatori della formazione non avranno alcuna garanzia di accedere alla cassa integrazione. Responsabile di questo disastro è il governo Crocetta, incapace, nel tempo, di mettere in atto un piano straordinario a tutela dei tanti lavoratori che ora rischiano di trovarsi in gravissima difficoltà”.
E anche i grillini lanciano un altro allarme denunciando che 800 nuovi licenziamenti scattano tra oggi e domani nel pianeta formazione. A perdere il lavoro, dicono i dpeutati regionali del 5 Stelle, saranno i dipendenti di Enfap ed Enaip, che già avevano avuto il preavviso dell’ atto che i lavoratori dei due enti giudicano illegittimo perché “in spregio alla l.r.24/76 e in violazione del CCNL.
“E ‘assurdo e inumano – afferma il deputato del M5S all’Ars, Francesco Cappello – che ai piani alti della Regione le grida di lavoro di questa gente e delle loro famiglie non arrivino nemmeno. Il mondo della formazione è stato costellato da sperperi, gestioni tutt’altro che limpide e da traffici illeciti che andavano certamente interrotti e denunciati, siamo noi i primi a dirlo, ma non è ammissibile che drammi familiari di migliaia di famiglie passino sotto silenzio. Questo mondo, che è stato un enorme bacino clientelare, va ridisegnato totalmente, ma al netto di questo le persone vanno rispettate, cominciando anche col pagare chi ha lavorato e attende decine di stipendi arretrati. Una delle cose più assurde , infatti, è che si permette il licenziamento a Enti che da un lato sono debitori di almeno 20 mesi di retribuzioni ai propri dipendenti e dall’altro hanno goduto del finanziamento”.
Per il M5S bisogna fare qualcosa e bisogna farla subito. Per questo il Movimento chiede che l’assessore Lo Bello vada subito in aula a riferire. Chiarimenti sulla questione “Piano giovani” e “Garanzia giovani” chiede invece il capogruppo del M5S Valentina Zafarana, che sollecita l’audizione in commissione Lavoro dell’assessore Lo Bello. “E questo – dice Valentina Zafarana – anche alla luce della pesantissima perdita dei fondi Pac, avvenuta a causa dell’incompetenza e delle manovre politiche non del tutto limpide dell’ex assessore Scilabra”.