Formazione, ripartono i progetti Oif | I corsi e i finanziamenti agli enti - Live Sicilia

Formazione, ripartono i progetti Oif | I corsi e i finanziamenti agli enti

Le attività formative sono destinate ai giovani e puntano a ridurre la dispersione scolastica. I ritardi nel settore avevano scatenato la protesta delle associazioni (molte delle quali religiose). La maggior parte dei percorsi è destinata ad aspiranti massaggiatori o estetisti.  IL PIANO REGIONALE OIF / TERZA ANNUALITA'

PALERMO – Su circa 190 corsi, oltre 120 sono dedicati agli “operatori del benessere”. Massaggiatori, estetisti, parrucchieri. Ripartono i corsi per il cosiddetto “Obbligo formativo”. E ripartono dallo stesso punto di sempre. La formazione siciliana ha alimentato negli anni scorsi progetti di formazione dedicati al settore del “benessere” al punto da spingere in più occasioni il presidente della Regione Crocetta a protestare, anche usando il sarcasmo: “Quei corsi faranno felici i fidanzati degli allievi, ma non servono alla Sicilia”.

Ma questo è un caso un po’ diverso. Sono infatti gli stessi allievi a scegliersi il corso da frequentare, come spiega l’assessore Scilabra: “I percorsi di formazione in obbligo scolastico, disciplinati da linee guide nazionali prevedono 23 tipologie di corsi corrispondenti a 23 categorie professionali. L’attivazione di quello o di quell’altro corso – dice Nelli Scilabra – è subordinata alla libera scelta degli allievi. Ad oggi, la maggiore richiesta è quella del settore estetico. E’ nostra intenzione, però, orientare la programmazione dei nuovi corsi verso le reali esigenze territoriali richieste dal mercato siciliano. Proprio per questo, all’interno del Disegno di Legge di riforma della formazione professionale, abbiamo introdotto una riorganizzazione del sistema di formazione in età dell’obbligo.”

Intanto, però, si ripartirà da lì. Ma il fatto stesso che si riparta, è già una buona notizia. Nei giorni scorsi, infatti, gli enti che si occupano di Oif (compresi quelli religiosi) avevano anche protestato di fronte Palazzo d’Orleans, prima di essere ricevuti dall’assessore Scilabra. “Stiamo dando risposte concrete per avviare i corsi e consentire ai ragazzi di proseguire i loro percorsi formativi e ai lavoratori di continuare le loro attività. La scorsa settimana – ricorda l’assessore – ho rassicurato i rappresentanti degli enti religiosi annunciando provvedimenti rapidi e risolutivi. Stiamo mantenendo gli impegni”.

Le rassicurazioni del governo sono state in effetti tradotte nel decreto del dirigente generale Gianni Silvia che ha esitato il “Piano regionale provvisorio dell’Offerta formativa per l’Obbligo istruzione e formazione” per l’anno scolastico 2014/2015. Si tratta, per intenderci dei corsi indirizzati ai giovanissimi e che hanno un significato sociale molto importante: quello di evitare o quantomeno ridurre i casi di dispersione scolastica. I corsi erano in clamoroso ritardo. Anche per questo enti e sindacati hanno più volte chiesto lo sblocco del’iter. Il rischio era quello di trovarsi con circa cinquemila minori in evasione dell’obbligo scolastico a causa del blocco delle attività.

Adesso, c’è il Piano. Cioè l’elenco dei corsi destinati ai singoli enti. A farla da padrone, l’associazione Eris con 31 corsi assegnati, a seguire Eduform con 30 corsi, l’Anfe Sicilia con 22, il Cnos/Fap con 18. Via via tutti gli altri. Come detto, poi, sono i corsi di “Operatore del benessere” a rappresentare la grande maggioranza dei corsi complessivi. Sono oltre 120 sui 190 corsi “attivabili”. Molto distanti, per numero di percorsi formativi le altre qualifiche. Quelle di Operatore della ristorazione (22 corsi), operatore elettrico (20), operatore meccanico (8), riparatore di veicoli a motore (6) fino ai pochi corsi per grafico, operatore elettronico ed esperto nella trasformazione agro-alimentare. Gli enti adesso avranno cinque giorni per avanzare eventuali osservazioni. A quel punto il Piano da “provvisorio” diventerà effettivo, con l’avvio dei corsi.

Corsi che si aggiungeranno a quelli del cosiddetto “Avviso 2 del 2014”. Un bando che riguarda la “realizzazione del terzo anno dei percorsi formativi di Istruzione e Formazione profesionale – annualità 2013-2014”. Per questo Avviso la Regione ha stanziato quasi 10 milioni di euro, provenienti dal Fondo sociale europeo. Sono 106 le proposte progettuali che teoricamente possono accedere a finanziamento. Questo perché l’amministrazione ha diviso i progetti tra quelli già “ammessi” al contributo, quelli “ammissibili” e quelli esclusi. Gli ammissibili potranno accedere al finanziamento però solo nel caso in cui si creassero nuove “economie”. I corsi invece già destinatari di finanziamento sono 84. Il Cnos/Fp e l’Eris gestiranno il maggior numero di corsi: 14 in tutto. Per il primo ente, un finanziamento complessivo di circa 2,1 milioni di euro, per il secondo un po’ più basso: 1,85 milioni. Il Cirpe gestirà 11 corsi per 1,3 milioni di euro di finanziamento, Ciofs-Fp (9 corsi per un milione circa), Engim (8 corsi per 950 mila euro), Interefop (4 corsi per 570 mila euro) a seguire gli altri enti ai quali sono stati destinati contributi che vanno dai 100 mila ai 350 mila euro complessivi per la gestione di un numero di corsi non superiore a tre. Anche in questo caso, più della metà dei corsi (43 su 84) è destinato agli “operatori del benessere”. Ai siciliani servono ancora massaggiatori ed estetiste.


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