PALERMO – Il recente passato non ha negato al Palermo di inviare delle belle cartoline da Milano, e la sfida di domenica sera contro il Milan potrebbe essere l’occasione per rinverdire i bei fasti delle annate precedenti, in cui i rosanero non hanno demeritato contro il Diavolo rossonero. La formazione passata dall’incerto Seedorf al focoso Inzaghi si trova invischiato nel gruppone che insegue Juve e Roma al terzo posto in classifica, e per il momento a messo in mostra due facce ben distinte: un attacco stellare, il migliore di tutto il campionato con 18 gol messi a segno (una media di due reti a partita, ndr) e una difesa abbastanza impacciata, come dimostrano le 12 reti incassate. Solo sette squadre, tra cui il Palermo, hanno fatto peggio del Milan in questa statistica. Nel complesso, la primissima parte di stagione ha spesso sorriso ai rossoneri, che finora si sono arresi solo alla Juventus ma hanno anche pareggiato ben 4 partite su 9, due delle quali contro le neopromosse Empoli e Cesena.
Per questo motivo, la sfida contro il Palermo rappresenta un bivio per il Milan, che proverà a ripartire con le sue certezze, soprattutto in fase offensiva. Nel tridente che dovrebbe scendere in campo domenica sera a San Siro, davanti a un centrocampo che sarà privo di Muntari ma con la grinta di de Jong e il dinamismo di Poli e Bonaventura pronti a farsi valere, dovremmo trovare un El Shaarawy che sembra rigenerato, il giapponese Honda che è capolista in casa rossonera sia per gol fatti che per assist serviti ai compagni, e Jeremy Menez che potrebbe aver goduto del riposo concessogli da Inzaghi nella sfida pareggiata mercoledì a Cagliari. Proprio il francese, protagonista di un evento legato ad Expo 2015, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Per la partita di domenica abbiamo fiducia, siamo quarti in classifica. Possiamo fare molto meglio, lo sappiamo. Siamo il miglior attacco, dobbiamo tornare al gol prima possibile. Speriamo già da domenica. Contro il Palermo vogliamo ripartire con una vittoria, non ci sono altre possibilità”.