Forza Italia fa il pieno di sindaci| Micciché: "In alcune zone al 30%" - Live Sicilia

Forza Italia fa il pieno di sindaci| Micciché: “In alcune zone al 30%”

Gli azzurri vincono da Palermo a Catania
AMMINISTRATIVE 2020
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Seduto davanti a un computer, sulla scrivania fogli sparsi, sullo schermo le percentuali. Il post Amministrative sorride a Forza Italia e il coordinatore regionale degli azzurri, Gianfranco Micciché, sui social pubblica una su breve video mentre analizza i dati ed esulta: “Siamo il primo partito – gongola il presidente dell’Ars – conquistando 15 sindaci e ottenendo risultati quasi ovunque a doppia cifra. In molti comuni Forza Italia ha presentato, oltre alla lista tradizionale, anche altre liste conseguendo performance di tutto rilievo che rasentano il 30%”.

Le elezioni di metà ottobre sorridono al centrodestra isolano, con la sola eccezione di Termini Imerese e Agrigento, ma soprattutto segnano la battuta d’arresto della Lega che ridà fiato agli alleati di governo, azzurri in primis. Mentre i forzisti sono in affanno nel resto d’Italia, specialmente al Nord, è proprio in Sicilia che i seguaci di Berlusconi possono essere ancora decisivi con 15 primi cittadini, in pratica un quarto del totale.

“Mascari, Santa Lucia, Bronte, Trecastagni, Barcellona, Caltavuturo, Scillato, Ribera, San Giovanni La Punta” è l’elenco che Micciché snocciola sui social, a cui aggiungere quei comuni in cui ha comunque vinto un candidato sostenuto dagli azzurri come Marsala, Milazzo o Ispica. “Sono molto soddisfatto – commenta il presidente di Palazzo dei Normanni, consapevole però che il vero peso del partito lo daranno i risultati delle liste – La maggioranza degli elettori preferisce il centrodestra con in testa Forza Italia individuata quale perno e guida dell’alleanza. L’analisi di questo voto ci consegna un partito azzurro che consegue degli ottimi risultati, quasi ovunque in doppia cifra, sintomo che Forza Italia sta bene e si prepara ai tanti e importanti prossimi impegni elettorali che partono dalla sindacatura di Palermo e arriveranno fino alle Regionali”.

Come detto, però, non ovunque va bene e il caso di Agrigento, dove al ballottaggio vanno Lillo Firetto e Franco Micciché, è emblematico: qui sono già in corso le interlocuzioni per l’apparentamento al secondo turno dopo il flop di Marco Zambuto, anche se la lista degli azzurri prende comunque l’11,3%. Ma nella giostra dei risultati conta anche il posizionamento geografico, visto che nella Sicilia orientale Fi sembra andare anche meglio. “A Catania e in provincia siamo il motore del centrodestra”, dice l’assessore Marco Falcone che cita i neo sindaci di Mascali, San Giovanni La Punta, Milo, Trecastagni, San Pietro Clarenza e soprattutto Bronte, dove torna a indossare la fascia tricolore l’ex senatore Pino Firrarello.

Nel Palermitano gli azzurri centrano il ballottaggio a Carini con Salvatore Sgroi (dove si fermano però al 4%), ma falliscono a Termini Imerese dove Francesco Caratozzolo deve accontentarsi del secondo posto sebbene la lista di Micchiché e compagni arrivi a quota 11%. A Ribera Forza Italia arriva all’8%, a Milazzo al 9%, a Marsala al 7% e a Barcellona Pozzo di Gotto al 14,4%. Unico neo Floridia, dove gli azzurri si devono accontentare dell’1,8%.

Performance che galvanizza chi lavora per un centrodestra in versione tradizionale anche nel 2022. “L’unico comune dove funziona la strana accoppiata Pd-M5s è Termini Imerese – annota Micciché – ma soltanto perché il centrodestra si è presentato spaccato, altrimenti avrebbero perso anche lì. Divisione che non avverrà alle prossime regionali, per cui i nostri competitor hanno poco da esultare: i numeri elettorali hanno dimostrato che il centrodestra è oggi più forte di prima”.

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