Forza Italia, il duello tra Tajani e Schifani: che cosa c'è in ballo - Live Sicilia

Forza Italia, il duello tra Tajani e Schifani: che cosa c’è in ballo

Le parole del vicepremier suonano come una risposta al presidente della Regione che aveva chiesto più spazio per la classe dirigente del Sud
LO SCENARIO
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PALERMO – Antonio Tajani mette un’ipoteca sull’assetto di Forza Italia determinato nelle settimane precedenti alla morte di Silvio Berlusconi. E, nei fatti, risponde al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. 

“Sono sempre stato contrario alle correnti, non credo ai personalismi ma alle persone e sono sicuro che tutti avranno qualcosa di importante da fare. Tutti, è la mia intenzione, saranno coinvolti, il movimento deve essere unito. Non partiamo da zero: siamo tutti sostenitori di questo governo. Come dimostrano i capigruppo, c’è già una rappresentanza Nord, Sud e Centro. E ripeto: ci sarà un ruolo per chiunque voglia lavorare”, ha detto il coordinatore e presidente in pectore di Forza Italia.  Tajani così chiude la partita dei coordinatori delle tre macro aree. Il coordinamento del Sud (ruolo su cui puntava Schifani) se lo accaparra di Tullio Ferrante, fedelissimo di Marta Fascina.

Le parole di Tajani suonano come una risposta al presidente della Regione Sicilia che in più occasioni (a partire dalla kermesse di Milano) aveva chiesto più spazio per la classe dirigente del Sud e della Sicilia ( storico serbatoio di voti per gli azzurri nonostante il risultato chiaro scuro delle recenti amministrative). 

Sfumato l’incarico di vicerè del Mezzogiorno, con la riorganizzazione del partito in corso e un congresso che prima o poi dovrà tenersi (realisticamente dopo le europee), Schifani lavora di buona lena ritagliarsi un ruolo di primo piano a livello nazionale (due i punti di forza: il curriculum e la presidenza di una delle regioni più importanti d’Italia). Il “no comment” seguito alle parole di Tajani pronunciato da Schifani (tra i due pare che i rapporti siano abbastanza gelidi) è indicativo di una situazione che è meglio tenere sotto controllo evitando toni eccessivi. Tutto si giocherà nei prossimi mesi, all’appuntamento con i futuri assetti di Forza Italia il partito siciliano dovrà arrivare con le carte in regole. Anche per questo il progetto dell’allargamento al centro per totalizzare un risultato a doppia cifra alle elezioni europee procedere spedito. La posta in gioco è alta. 


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