Scegliere il coordinatore de Pdl in tempi strettissimi, prima del congresso nazionale del 27 marzo, e farla fiita con le guerre intestine nella maggioranza di governo in Sicilia. Per Francesco Scoma, assessore regionale alla Famiglia, ed esponente di Forza Italia, sono queste le due priorità politiche da affrontare nei prossimi giorni. Lunedì il governo Lombardo presenterà il maxiemendamento alla riforma della sanità che dovrebbe porre la parola fine allo scontro tra alleati che ha logorato per mesi la maggioranza, trovando un punto d’intesa. “Abbiamo litigato abbastanza, credo che ci sia una nuova voglia di arrivare a una sintesi. Siamo stati eletti per governare, non si può perdere altro tempo”. Tanto più in un contesto di crisi economica, che l’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali intende fronteggiare con un ventaglio di misure in favore di giovani, anziani, fasce deboli.
Assessore, lunedì il governo presenterà il maxiemendamento alla riforma della sanità che dovrebbe sanare le spaccature che negli ultimi mesi hanno lacerato la maggioranza. Pensa che si possa davvero voltare pagina nei tormentati rapporti tra alleati?
– “E’ quello che ci vuole. C’è in atto una nuova voglia di sintesi. Il nostro compito è governare, per questo siamo stati eletti, sarebbe stupido perdere altro tempo”.
Ci sarebbe anche un bilancio da approvare. Ritiene verosimile che si possa fare entro marzo?
– “Si può dare un’accelerazione significativa. E poi ci sono tre o quattro leggi urgenti da approvare. Penso alla vicenda degli Ato rifiuti, che rischia di diventare una ‘sanità 2’”.
E nel suo partito che aria si respira? Nei giorni scorsi, dopo la vicenda delle nomine dei dirigenti generali, lei aveva anche dato la disponibilità a dimettersi. Scoppierà la pace dentro Forza Italia?
– “Intanto c’è stato il passaggio della nomina di Alfano e Miccichè coordinatori regionali. Siamo a pochi giorni dal congresso nazionale Auspico che si arrivi prima del congresso alla scelta di una guida del Pdl siciliano, che possa dare una linea comune”.
Il suo assessorato si occupa di politiche sociali. In questo momento di crisi, gli interventi in favore delle fasce più svantaggiate sono quanto mai urgenti. Come vi state muovendo?
– “Abbiamo già messo in atto una pluralità di misure. Abbiamo stanziato 10 milioni per gli ultra 65enni titolati di pensione sociale che vivono da soli, e ora i Comuni dovranno fare i bandi. Già stanziate anche le somme per le famiglie numerose, che ammontano a 5 milioni. Abbiamo anche varato il piano di riequilbrio per le case famiglia, stanziando altri 5 milioni per i pagamenti e solo per le associaizoni accreditate. E poi abbiamo pubblicato un bando da 17 milioni per le politiche giovanili, finanziando borse di studio ed esperienze lavorative per i giovani dai 14 ai 30 anni. E inoltre, da quest’anno l’assessorato alla Famiglia diventa organismo intermedio del Por. Gestiremo una misura sull’inclusione sociale da 157 milioni”.