"Triplicati i reati di terrorismo | Raddoppia il numero degli omicidi" - Live Sicilia

“Triplicati i reati di terrorismo | Raddoppia il numero degli omicidi”

I numeri della relazione del presidente della Corte d'appello di Palermo, Matteo Frasca.

PALERMO – Sono triplicati, nell’ultimo anno, i reati in materia di terrorismo nel distretto della Corte d’appello di Palermo. Sono state 25 le denunce contro le 8 dell’anno precedente. Il dato emerge dalla relazione del presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca, che verrà illustrata domani durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. “A fronte della notoria vastità del fenomeno e della complessità delle indagini – ha puntualizzato Frasca – va comunque sottolineato che i dati statistici non possono rappresentare la mole del lavoro effettivamente svolto in tale ambito. Particolare attenzione, data l’evoluzione a livello globale, viene rivolta al fenomeno dal gruppo di lavoro che opera con competenza distrettuale”.

Il gruppo di lavoro “non ha evidenziato – si legge nella relazione episodi eclatanti o eccessivamente preoccupanti. Tuttavia, trattandosi di un tema che, a livello globale, ha manifestato una certa preoccupante evoluzione e, per di più, con tempi e modalità quasi del tutto imprevedibili, è stata data la massima attenzione a tutti i segnali di attività riconducibili, anche solo astrattamente, a forme di eversione, dando luogo, a seconda dei casi, all’iscrizione di procedimenti penali a carico di persone note o ignote”. Sono stati svolti approfondimenti investigativi su possibili condotte di adesione, seppure soltanto nominale, a formazioni combattenti di matrice integralista islamica, ovvero di proselitismo, propaganda e collaborazione, sotto ogni forma, a tali organizzazioni. Monitorato anche lo sbarco di profughi, nelle coste del distretto, provenienti da zone di guerra, trovati in talvolta in possesso di apparati cellulari in cui sono stati trovati video e foto propagandistiche.

FEMMINICIDI – È raddoppiato nel 2017 il numero di omicidi nel distretto della Corte d’appello di Palermo. Sono cento quelli commessi rispetto ai 44 dell’anno precedente, mentre quelli tentati, sempre in aumento, subiscono un incremento più moderato (+30%). “L’incremento – ha sostenuto Frasca – si fa ancora più rilevante se si concentra l’attenzione sul femminicidio: 11 i casi di omicidio consumato (3 nel 2016) e 19 i casi di omicidio tentato (7 nel 2016) nel distretto”. Sono raddoppiate anche le denunce per omicidi colposi per violazione delle norme antinfortunistiche (+112%), mentre risultano diminuite quelle riguardanti gli omicidi colposi per violazione delle norme sulla circolazione stradale (-19%) e quelli di lesioni colpose (-16%); analogamente sono diminuite le per lesioni colpose per infortuni sul lavoro (-15%) e per violazione delle norme sulla circolazione stradale. Scende, invece, il dato dei reati di violenza sessuale giunti a 394 (-16%), mentre crescono lievemente le denunce di stalking, passando da 847 a 888, ed allo stesso modo sono in crescita i reati di pedofilia e pedopornografia che dagli 84 dello scorso anno sono divenuti 90 (+7%).

TUTELA DEI RISPARMIATORI – “C’è una nuova geografia della disuguaglianza, alla quale anche la magistratura deve indirizzare la propria attenzione, che investe diversi ambiti: dal mondo del lavoro, profondamente cambiato anche nelle dinamiche sindacali, investito da una precarizzazione strutturale non di rado vestita dei panni di un preteso dinamismo del mercato, alla vastissima categoria dei risparmiatori, impreparati e disorientati dal mercato finanziario in un contesto il cui la asimmetria informativa assume proporzioni straordinarie e la complessità del sistema, che vede protagonisti non solo le banche, ma anche altri intermediari che si avvalgono di una varietà di veicoli di investimento, lo shadow banking, rende sostanzialmente impotenti”. Lo dice, nella relazione sullo stato della giustizia nel distretto, il presidente della corte d’appello di Palermo Matteo Frasca. La relazione sarà illustrata domani durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Per Frasca si va “disvelando una disuguaglianza che fatica a trovare tutela con gli strumenti tradizionali dell’autonomia contrattuale e che neppure il diritto penale riesce a proteggere efficacemente e in modo diretto per la inadeguatezza delle figure di reato astrattamente ipotizzabili, come la truffa, che per i limiti edittali di pena non consentono l’impiego di efficaci mezzi di ricerca della prova né spesso forme di tutela patrimoniale preventiva”. “D’altra parte, – conclude – anche le più efficaci misure previste per la repressione dei reati nel mercato finanziario, al di là della complessità delle indagini e dell’elevato tecnicismo che non agevolano la sollecita definizione dei procedimenti, finiscono per divenire strumenti di tutela indiretta e posticipata”.

 

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