La verità di Annamaria Furlan: "Lascio il Pd, mi sono occupata della Sicilia"

La verità di Annamaria Furlan: “Lascio il Pd, mi sono occupata della Sicilia”

L'ex segretaria della Cisl racconta le ragioni di una scelta

PALERMO – La sua decisione di lasciare il Pd ha sollevato non poche polemiche in Sicilia, soprattutto tra gli ex colleghi di partito. Annamaria Furlan, ex segretaria della Cisl eletta al Senato in un collegio siciliano, racconta le ragioni di una scelta. E risponde “a chi vuole fare polemiche”. L’intervista.

Come nasce la decisione di lasciare il Pd e passare a Italia Viva?
“Nasce da una lunga riflessione che ho fatto con me stessa. Una scelta dolorosa, non semplice, mi sono resa conto che la posizione del partito democratico su un tema che ha caratterizzato tutta la mia vita, ovvero il lavoro, non la condividevo. Bisogna a un certo punto prendere atto che su questo tema le strade si dividevano”.

Perché ha scelto Italia viva?
“Ho scelto di passare a un partito più riformista e dare lì il mio contributo, sempre all’opposizione, accanto a un partito progressista ci vuole un partito più riformatore. Questo è l’unico modo per vincere il governo delle destre. Il rafforzamento del centrosinistra passa anche attraverso queste scelte”.

Il confronto con Matteo Renzi come è stato?
“Molto positivo, condividiamo le priorità e la costruzione di un centrosinistra forte che vinca le elezioni”.

Come ha spiegato questa scelta ai suoi ormai ‘ex’ colleghi di partito?
“Ho ringraziato i tanti colleghi e colleghe del Pd, continueremo a lavorare insieme, sono tante le cose che abbiamo in comune, dalla sanità al sociale e sicuramente potrò dare meglio il mio contributo rispetto al mondo del lavoro, che ha bisogno di formule che guardano avanti”.

Lascia un Pd che in Sicilia, il luogo in cui è stata eletta, vive una forte crisi
“Mi auguro che sia una fase che il Pd superi presto, perché dentro il centrosinistra c’è bisogno di un Pd forte, ma in Sicilia ha caratteristiche di consenso molto più ridotte. Io continuerò a contribuire dentro il centrosinistra, anche in Sicilia, a dare una mano per tutto quello che riguarda la possibilità di intervento e la qualità della vita degli uomini e delle donne, è un impegno che avevo assunto durante la mia candidatura”.

Cosa dice ai siciliani che l’hanno votata nel Pd?
“Che staremo dentro l’opposizione insieme e creeremo condizioni perché anche in Sicilia possa esserci un buon governo del centrosinistra”

Si è occupata dei problemi della Sicilia in questi due anni?
“Mi sono occupata della Sicilia attraverso disegni di legge, interpellanze, interrogazioni rispetto ai temi che mi venivano segnalati, dalla crisi industriale alla sanità, la sicurezza sul lavoro fino a una settimana fa. Ho affrontato anche la carenza degli ispettori del lavoro a Palermo, quello che è emerso è una grande quantità di aziende inadempienti rispetto al tema della sicurezza, le polemiche le lascio agli altri“.

Alcuni esponenti del Pd si sono lamentati di non averla vista alle iniziative di partito
“Forse qualcuno era distratto, ho partecipato a molte iniziative e sono contenta di averlo fatto”

Vuole citare qualche iniziativa?
“Tante iniziative che sono state fatte in questi due anni e mezzo, dalle feste dell’Unità, iniziative sul lavoro, sull’impegno, tutte le iniziative a cui sono stata invitata. E ho lavorato sulla Sicilia dalla mia sede al Senato. Ho capito che qualcuno voglia polemizzare, ma abbiamo bisogno, in questa Regione, come nel resto d’Italia, di rimboccarci le maniche e di lavorare per creare un governo alternativo alle destre in Sicilia e a livello nazionale”.

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