CERDA (PALERMO) – Frigoriferi, banconi per la refrigerazione e condizionatori venivano alimentati senza che il titolare del locale sborsasse un centesimo. Luce “gratis” in un bar di Cerda, nel Palermitano, dove i carabinieri hanno eseguito l’ennesimo arresto per furto di energia elettrica.
Insieme ai tecnici dell’Enel i militari hanno accertato che il titolare aveva abbattuto del tutto i costi in bolletta: il sopralluogo ha svelato un escamotage per far giungere sia nel bar che nell’abitazione al primo piano, luce a sbafo. D.V., 50 anni, messo alle strette dai carabinieri, ha mostrato il sistema rudimentale abusivo con il quale si era collegato alla rete pubblica dell’Enel: l’allaccio era stato realizzato e nascosto nel muro e forniva energia elettrica sia all’esercizio commerciale che all’appartamento del commerciante, che è stato arrestato.
Giudicato per direttissima, è stato condannato a quattro mesi di reclusione e al pagamento di una multa di duecento euro, pena sospesa. Ma non finisce qui, perché gli ulteriori controlli condotti dai carabinieri in provincia di Palermo hanno portato all’arresto di un’altra persona, stavolta ad Altavilla Milicia.
Si tratta di B.G., 45enne incensurato, finito nei guai nel corso di un’attività antidroga: i militari, dopo aver trovato una pianta di un metro e mezzo di cannabis sul suo balcone, hanno infatti individuato un allaccio diretto all’impianto dell’Enel che riusciva a far arrivare la corrente elettrica in quattro appartamenti di sua proprietà. B.G è stato arrestato e condannato a quattro mesi di reclusione con pena sospesa e quindi rimesso in libertà. Denunciato a piede libero per coltivazione di sostanza stupefacente, l’affittuario dell’abitazione, D.M.G., di 27 anni.
