Furti e rapine, petizione |contro la criminalità locale - Live Sicilia

Furti e rapine, petizione |contro la criminalità locale

Nella cittadina del Calatino aumentano, quotidianamente, i casi di furto all’interno di esercizi commerciali e abitazioni private. Giovanni Raia: “Allarmati da chi, per paura e ansia, non denuncia i reati subiti generando l’insorgere di possibili tentativi di auto giustizia”.

Grammichele
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Grammichele di notte (Foto tratta dal sito ufficiale del comune)

GRAMMICHELE – Furti, tentativi di scassi e rapine. Ad essere presi di mira sono soprattutto gli esercizi commerciali, i garage e le abitazioni private. La notte come in pieno giorno. A Grammichele si respira aria di paura e tensione sociale. Stati d’animo che hanno indotto un gruppo di cittadini a mobilitarsi, dando vita ad una petizione contro la criminalità che impazza in paese.

Assistiamo – spiega a LiveSiciliaCatania Giovanni Raia, primo firmatario dell’iniziativa – ad una media di tre furti a notte. A questi vanno aggiunti quelli che si consumano di giorno e che colpiscono esercizi pubblici, case e terreni privati. Grammichele è sempre più afflitta da reati di delinquenza comune che molto condizionano la vita quotidiana, causando danni e rischi all’incolumità. Anche nelle campagne limitrofe, negli ultimi mesi, si sono moltiplicati furti di frutta, carburante, cavi di rame, materiale agricolo e gruppi elettrogeni”.

Ma ciò che ha indotto Giovanni Raia ad avviare la raccolta di firme da inviare al procuratore della Repubblica di Caltagirone e al Ministro degli Interni è anche la paura che, tra i grammichelesi, possano insorgere tentativi di auto giustizia dannosi e letali per il benessere collettivo.

“La grave crisi economica – continua il primo firmatario – è decisamente l’anticamera del degrado civile che stiamo vivendo. Non sono in aumento solo i furti di auto e camion ma anche i casi di proprietari che, per paura e ansia, decidono di non denunciare i reati subiti. Ciò ci allarma parecchio perché potrebbe creare reazioni irrazionali da parte dei soggetti coinvolti tenuto presente anche lo scarso successo ottenuto dagli interventi effettuati dalle forze dell’ordine, carenti in termini numerici sul territorio. A ciò va aggiunto il fatto che, qualche amministratore locale, invece di collaborare per la buona riuscita dell’iniziativa preferisce munirsi di spiriti paternalistici, non firmando la petizione e promettendo di sposare la causa attraverso battaglie personali da intraprendere a data da destinare. Per debellare i reati che stanno affliggendo la nostra comunità, a causa dei delinquenti che hanno in mano il territorio, occorre l’intervento dello Stato ma anche alimentare tra i cittadini uno spirito collaborativo produttivo superando atteggiamenti omertosi degenerativi. Le firme raccolte sono circa 400 ma tra la gente, a volte, si nota purtroppo ancora il timore di aderire ad un’iniziativa tesa a fare rispettare i diritti della comunità”.

 

 

 

 


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