PALERMO – La prof di religione “manolesta” è finita sotto processo. Non ci sta, però, a passare per una ladra. I suoi legali annunciano battaglia. Si sarebbe trattato di un equivoco. La notizia nella notizia sono i tempi biblici della giustizia visto che il giudice per le indagini preliminari ha disposto il processo “immediato” fissando la prima udienza il 22 marzo 2019 davanti al Tribunale di Catania.
È all’aeroporto Fontanarossa, infatti, che sarebbe avvenuto il fattaccio. Nel settembre 2015 la professoressa, che vive e insegna a Palermo, passa i controlli per la sicurezza. Come lui un americano che ad un certo punto lancia l’allarme. Non trova più il marsupio con dentro mille dollari che aveva posato nella vaschetta per oggetti prima del metal detector.
Le attenzioni si concentrano sulla professoressa che precedeva il turista americano ai controlli. È lei, infatti, che ha il marsupio. E finisce sotto accusa. “Si è limitata a prenderlo perché era convinta che fosse stata dimenticato da qualcuno della sua comitiva”, hanno sempre sostenuto i legale della professoressa, gli avvocati Mauro Torti e Corrado Nicolaci che si sono opposti al decreto penale di condanna.
Il giudice Gaetana Bernabò Di Stefano ha accolto la richiesta di giudizio immediato. La professoressa sarà processata subito. Si fa per dire, visto che la prima udienza è stata fissata fra due anni.