Antipasto e rimpasto - Live Sicilia

Antipasto e rimpasto

Grandi manovre tra Lombardo e Udc
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Tra un antipasto “mare e monti” e un profumatissimo dentice, ha preso forma l’identikit del prossimo governo Lombardo. A delineare il profilo di un esecutivo che dovrebbe essere varato negli ultimi mesi dell’anno, un incontro, ieri sera, in un ristorante del centro di Palermo, tra il governatore e i parlamentari e dirigenti dell’Udc. “Prove tecniche di trasmissione” le ha definite qualcuno dei presenti. E in effetti, la chiacchierata è servita per tastare il polso al presidente (soprattutto sui temi delle elezioni anticipate e del governo tecnico) e a far sentire la voce dei centristi, che all’Ars hanno fatto già avvertire il peso della propria presenza (basti pensare alla discussione sulle riserve agli enti locali) e che puntano a rafforzare il progetto del Terzo Polo.
Ma cosa ha chiesto l’Udc e cosa ha risposto Lombardo? Dalle indiscrezioni trapelate nella tarda serata, il governatore avrebbe finalmente aperto a un nuovo rimpasto che desse una connotazione politica all’esecutivo.

“Tranne qualche eccezione“, come filtra dal “dopocena”, infatti, Lombardo si sarebbe detto pronto a dare spazio ad assessori “di partito”. Ancora presto per fare i nomi. Ma è già qualcosa. Anche perché si individuano persino i tempi di questo rimpasto. Si pensa ai primi di dicembre, quando scadranno anche molti contratti dei direttori generali, oltre che di alcuni manager di società partecipate. Quello che potrebbe essere il “Lombardo quinquies”, quindi, potrebbe tradursi in un’ondata di rinnovamento e “ridistribuzione” del potere politico in Sicilia.

Da settembre, invece, il Terzo polo lavorerà a specifici disegni di legge. Uno, in particolare, è stato posto sul tavolo (o sulla tavola, in questo caso): l’abolizione delle province (richiesta a gran voce anche da Fli). E Lombardo non si sarebbe detto contrario. Altro ddl potrebbe riguardare i Comuni, ai quali potrebbe arrivare un po’ “di energia”, dicono i presenti.
Insomma, questo per l’immediato futuro e per la politica “quotidiana” dell’Ars. Per quanto riguarda, invece, i “presupposti” a questa politica, va ricordato che l’Udc arrivava all’incontro con Lombardo dopo un vertice che ha visto il senatore Gianpiero D’Alia dialogare col segretario del Pd Giuseppe Lupo. E il leader democratico avrebbe insistito sulle elezioni anticipate, messaggio “riportato” anche stasera dai centristi al presidente. Ma Lombardo avrebbe risposto con un secco “no” alle insistenze del Pd.

Il governatore, insomma, è pronto a cambiare fisionomia al governo, non certo a “staccare la spina”. Anche perché, filtra dalla cena di oggi, il governatore avrebbe lasciato intendere di voler attendere le elezioni politiche, e lasciare così la guida della Regione solo dopo essersi assicurato l’elezione al Senato.
Per l’Udc, invece, l’ipotesi delle elezioni anticipate è “una opzione che ci lascia del tutto indifferenti”. Mentre a Lombardo sarebbe arrivato dritto il messaggio: “Chiudiamo l’esperienza degli assessori tecnici”. Il governatore, come detto, si è detto disponibile a questa ipotesi “tranne poche eccezioni”. Tra queste, non è così scontato che figuri l’assessore alla sanità Massimo Russo. Insomma, avanti col governo politicodi matrice Terzo Polo-Pd. “Ma solo il Pd”, dicono i centristi che anche oggi hanno ribadito a Lombardo la netta contrarietà a ipotesi di larghe coalizioni comprendenti Idv e Sel. Come dire, l’antipasto di stasera sarà anche stato “mare e monti”, ma in politica non si può mischiare tutto.


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