Tre medici dell’ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi, in servizio, nel 2008, presso l’unità operativa di medicina interna, avrebbero agito con negligenza nelle cure prestate a una anziana paziente, alla quale, come conseguenza di tale comportamento, è stata poi amputata la gamba destra nel nosocomio di Vittoria, per un embolo degenerato in cancrena. Ai sanitari indagati è stato notificato avviso di garanzia, a conclusione delle indagini preliminari, scattate su denuncia di parte. Il sostituto procuratore della Repubblica di Caltagirone, Raffaella Vinciguerra, li ritiene responsabili di lesioni personali colpose, aggravate, perché avrebbero “omesso di controllare gli arti inferiori in modo adeguato non eseguendo un esame doppler dell’arto interessato”, non avrebbero prescritto un “precoce trattamento profilattico antitrobotico, in una paziente a rischio”, a base di eparina ed anticoagulanti “per risolvere l’episodio embolico in atto e scongiurare la formazione di ulteriori emboli dei vasi dell’arto inferiore destro che rendevano necessario il successivo intervento di amputazione eseguito presso l’ospedale di Vittoria”. I tre medici possono ora presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati sulla vicenda.
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